Arco, per le minoranze un anno di “non amministrazione”
Le forze di opposizione in Consiglio Comunale ad Arco affermano che, ad un anno dalle elezioni che hanno confermato sulla sedia di primo cittadino Alessandro Betta, in pratica nulla è cambiato. Lo hanno detto Chiara Parisi e Arianna Fiorio della Civica Olivaia, Roberto De Laurentis e Stefano Bresciani, ma anche Giovanni Rullo (oggi nel Patt), ex consigliere comunale pentastellato.
“I fatti parlano chiaro” dice Parisi, la quale ha motivato le affermazioni con le “solite scuse” che l’amministrazione eletta pronuncia ogni volta. Eppure, affermano sempre le opposizioni, loro sono lì, a disposizione al dialogo sui temi più delicati, nonostante la maggioranza non ascolti o non prenda in considerazione le proposte che arrivano e vengono regolarmente rispedite al mittente. Tempi lenti, burocrazia macchinosa, personale che manca negli uffici comunali per mettere mano alle pratiche da mandare avanti, insomma di tutto e di più. Come la questione dell’ex stazione delle Autocorriere che da dieci anni tiene fermo lo sviluppo dell’edificio per mancanza di decisioni sulle scelte da farsi, l’Hotel Arco chiuso da un quarto di secolo, il depuratore al Linfano che tracima, la mobilità sul territorio e via dicendo. Le opposizioni confrontano l’immobilismo arcense al nuovo corso di Riva dove, invece, con la nuova amministrazione le cose hanno iniziato a muoversi e sbloccarsi. Nessuna volontà di dialogo o gran poca di confrontarsi con le minoranze. Un anno senza fare nulla, insomma, un bilancio (sempre secondo le minoranze) davvero minimo nonostante Arco abbia tutte le carte in regola per accelerare su tutti i fronti.