Arco, al via i lavori di ripristino ambientale al Bosco Caproni

Restituire dignità ai sentieri storici, segnati dal tempo e dalle calamità naturali, e al contempo salvaguardare la memoria collettiva di una comunità. È con questo spirito che l’assessora all’Ambiente del Comune di Arco, Chiara Parisi, ha annunciato con un lungo e articolato post sul suo profilo social l’avvio dei lavori di ripristino del selciato del Bosco Caproni (in foto, la bomba d’acqua del 2023), area simbolo per la città e per la sua storia rurale.
Il progetto
Il sentiero, compromesso da anni di erosione e ulteriormente danneggiato nell’autunno 2023 da un violento nubifragio, sarà interessato da un intervento in due fasi:
fase d’urgenza, già avviata il 15 settembre, con la sistemazione dei solchi, il fissaggio delle parti più instabili e la realizzazione di canalette per il deflusso delle acque;
fase strutturale, più complessa e onerosa, che prevede il ripristino del selciato con l’impiego di una ditta specializzata nella lavorazione della pietra.
Per circa venti giorni il sentiero rimarrà chiuso al pubblico. Parallelamente, a fine ottobre partiranno anche i lavori di sistemazione in zona Pianaura, con interventi sul manto e sul bordo strada e la creazione di aree di laminazione per contenere gli effetti di eventi meteorici straordinari. I cantieri saranno programmati dopo la raccolta delle castagne per ridurre i disagi ai cittadini.
Una memoria da non perdere
Nelle parole dell’assessora Parisi, l’operazione non si limita a un’opera di manutenzione: «I nostri sentieri sono scrigni di memoria. Rappresentano il lavoro dei nostri nonni, che con fatica trasformarono un ambiente ostile in risorsa. È nostro compito preservare questi luoghi per le generazioni future».
Tra i segni tangibili di questa storia, il selciato porta ancora le tracce dei “brozzi”, le slitte con cui un tempo si trascinavano legna e fieno a valle. La testimonianza materiale di un’economia di sussistenza che ha lasciato in eredità manufatti di arte povera come i muretti a secco e le strade lastricate.
I suggerimenti dei cittadini
Il post dell’assessora, pubblicato sui social, ha stimolato numerosi interventi da parte della cittadinanza.
Conservazione e valorizzazione storica: diversi cittadini hanno sottolineato l’importanza di includere nel progetto anche le incisioni rupestri presenti lungo i percorsi, o di predisporre pannelli informativi per ricordare le antiche attività legate al bosco.
Tutela e regolamentazione: altri hanno chiesto una maggiore attenzione all’accesso di biciclette e moto nella zona, con segnaletica più chiara e controlli più frequenti, per garantire la sicurezza e il rispetto dell’ambiente.
Partecipazione e memoria orale: è emersa anche la proposta di recuperare fotografie d’epoca o racconti familiari da affiancare agli interventi di ripristino, così da creare un vero e proprio percorso didattico e culturale.
Parisi ha accolto le sollecitazioni con apertura, sottolineando come «i controlli siano fondamentali, ma altrettanto importante è lavorare sulla cultura del rispetto del territorio», ricordando che le infrazioni non riguardano solo i turisti ma anche cittadini locali.
Un lavoro di rete
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune, SAT, Rete delle Riserve e Ranger dell’Apt, con l’obiettivo di restituire alla comunità un patrimonio ambientale e paesaggistico che è al tempo stesso risorsa turistica e bene identitario.
«Preservare il paesaggio significa tutelare il nostro primo biglietto da visita e una memoria storica irrinunciabile» ha concluso l’assessora. (n.f.)