Arco: addio a Lino Santorum, il Cavaliere della carne salada
“Papà andava orgoglioso della sua onorificenza, ricevuta dal Presidente della Repubblica Ciampi, l’aveva appesa all’ingresso del ristorante, ci teneva davvero tantissimo, perché era un pezzo di storia della famiglia, lui ha dedicato una vita alla campagna e ha condiviso oltre sessant’anni di vita con mamma Silvia all’interno del ristorante”. Beppe Santorum ricorda papà Lino, scomparso all’età di 91 anni, anima del Belvedere di Varignano, l’autentica “casa” della carne salada. Il funerale di Lino Santorum sarà celebrato venerdì 24 gennaio, dalle 14, nella chiesa di Varignano.
Per chi ha frequentato la trattoria Belvedere, la presenza di Lino era immancabile, insieme all’altro figlio Maurizio, dietro al bancone, soprattutto la sera, dopo aver trascorso la giornata in campagna. Spiccava per la sua imponenza, ma il suo sorriso e la sua allegria erano assai contagiosi. Prima di salutare con un caloroso “arrivederci” gli ospiti, l’oste Lino disponeva sul bancone del bar tanti piccoli bicchieri, quanti gli ospiti seduti alla tavola, con il digestivo della casa. “Mio padre è nato in questa casa e ha portato avanti con mia mamma Silvia, 85 anni, sua compagna di vita per oltre sessant’anni, il ristorante di famiglia – racconta ancora il figlio Beppe – Il Belvedere infatti l’hanno aperto i miei bisnonni, i Bresciani, nel lontano 1890. Una storia ultracentenaria nel campo della ristorazione, una rarità. Non voglio togliere meriti ad alcuno. Ma in tanti hanno sempre detto che la carne salada è partita proprio dalla trattoria Belvedere. Adesso la fanno dappertutto. Ma una volta venivano da tutto il Trentino a mangiarla. Per la ricetta originale, quella della tradizione: carna salada e fasoi. Mio padre ha contribuito a portare avanti la tradizione. E per questo motivo mio papà ha ricevuto l’onorificenza dal Presidente della Repubblica”.
Anche Mauro Ottobre, amico di famiglia, vuole ricordare la figura di Lino Santorum.
“Ci ha lasciato il Cavaliere della Repubblica Lino Santorum, uno dei pochi ad avere il titolo di Cavaliere nella nostra comunità Arcense – racconta l’ex deputato – Figura storica nel mondo della ristorazione e della specialità della nostra carne salada. Ho avuto la fortuna di farmi raccontare tanti episodi storici da Lino, uno in particolare collegato al suo papà che era stato prigioniero di guerra poi liberato. Quando ci lasciano persone come Lino è giusto ricordarle perché hanno vissuto in un epoca dove sono stati chiamati a costruire una comunità devastata dalla guerra, vivendo sulle proprie spalle i drammi di allora lavorando faticosamente nei campi senza le comodità di oggi. Riposa in pace Lino e grazie per tutto”.