Appello del Parroco di Nago Torbole: “Alloggi ai residenti, non solo ai turisti”
Quello degli appartamenti affittati ai turisti piuttosto che ai residenti è spesso segnalato come un problema di concorrenza della ricettività, ma riveste anche un grave aspetto sociale. In molti, infatti, non sanno più dove sbattere la testa per trovare una casa dove vivere o mettere su famiglia.
Un appello in questo senso è stato lanciato dal parroco di Nago Torbole don Vincenzo sull’ultimo bollettino parrocchiale.
“Molte persone sono obbligate a lasciare la nostra comunità di Nago Torbole perché non trovano casa – scrive il Parroco sul Bollettino – Si chiede ai Cristiani che ne hanno la possibilità di mettere a disposizione i loro appartamenti non a locazione turistica ma residenziale con regolare contratto. Lo spopolamento, che dove preoccupare tutte le Istituzioni, mette in crisi molti servizi, in primis le scuole dell’Infanzia e Primaria. Il rischio è quello di diventare un paese fantasma. È meglio che i figli crescano con qualche soldo in meno e qualche amico in più, piuttosto che il contrario. Il Parroco e la Caritas – conclude don Vincenzo – sono a disposizione per un confronto con quanti lo desiderano. Già molte persone ci hanno chiesto aiuto. Grazie”.
Il suo Comune, tra l’altro, è quello registra il più alto numero di pernottamenti nel bacino del Garda trentino in confronto ai residenti. Infatti con 2.860 abitanti ci sono 257 pernottamenti pro capite. Se si paragona Riva, che ne registra poco meno di 91 il dato appare ben chiaro, e quindi è quello che soffre maggiormente in termini di disponibilità di abitazioni per l’utenza privata. Anche se il problema è di tutto l’Alto Garda.
Un messaggio che dovrebbe far riflettere le Istituzioni affinché trovino in fretta le soluzioni normative necessarie ad arginare il fenomeno.