Appello dal sindaco Santi: “Vaccinatevi”
Il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi fa un appello alla vaccinazione anti covid-19: «Pieno rispetto per le scelte e la sensibilità di tutti – dice la prima cittadina – e posso capire che la bella stagione, il clima vacanziero e il netto miglioramento della situazione epidemiologica possa spingere molti a rimandare la vaccinazione. Ma occorre fare presto, al ritmo che abbiamo tenuto finora dovremmo raggiungere l’immunità di gregge in settembre, ma se rallentiamo possiamo entrare nella stagione fredda, quella più favorevole alla proliferazione del virus, in una situazione sfavorevole, con il rischio di dover riprendere le restrizioni, cosa che davvero non mi auguro. Per chi è indeciso o addirittura contrario, l’invito è a informarsi e a farsi un quadro obiettivo, così da comprendere che l’adesione alla campagna di vaccinazione rappresenta il solo contributo concreto che ciascuno può dare per uscire da questa terribile emergenza».
Come anticipato all’ultima seduta del Consiglio delle autonomie locali dall’assessore Stefania Segnana, tutti i sindaci hanno ricevuto in serata i dati sulla copertura vaccinale dei loro Comuni, cosa che d’ora in poi avverrà con cadenza settimanale. Nel Comune di Riva del Garda su una popolazione vaccinale di 15.185 persone la copertura è del 94% per gli over 89, dell’85% per la fascia di età 70-79, del 79% per la 60-69, del 69% per la 50-59, del 24% per la 16-49, con una media complessiva del 53%. «I dati di Riva del Garda e in generale dell’Alto Garda sono migliori che in altre parti del Trentino – conclude Santi – ma lo stesso occorre andare avanti e non sprecare tempo. Chi pensa che possiamo prendere la situazione alla leggera sbaglia ed espone se stesso e la collettività a rischi molto gravi. Solo se tutti facciamo la nostra parte ne usciamo, serve senso civico e responsabilità, la vaccinazione si fa sì per tutelare se stessi, ma soprattutto per mettere in campo una grande azione sanitaria collettiva, in cui tutti concorrono a tutelare tutti».