Ancora polemiche contro la “Piramide di Prabi”: il sindaco Betta risponde al cittadino infuriato

Nicola Filippi24/08/20243min
20240809 ROCK MASTER NUOVA PARETE PRABI ARCO (4)



 

La Piramide di Prabi”, come è stata ribattezzata dagli archesi la struttura costruita all’interno del nuovo Climbing Stadium di Arco, continua a creare dibattito, soprattutto sulle pagine social. L’ultima presa di posizione, con toni polemici molto accesi e qualche parola troppo colorita, risale a pochi giorni fa ed è stata scritta da un residente della zona, intitolando il suo post “La dittatura dei politici di Arco”. “Un vero obbrobrio – scrive Claudio Giuliani che abita proprio di fronte – nonostante il parere contrario dei residenti di Prabi e delle scuole, per una ventina forse di persone che si allenano e non per il pubblico”. Giuliani racconta poi una vicenda personale, legata alla costruzione di un appartamento per sua figlia: “Mi hanno bloccato i permessi – scrive – perché facevo un piccolo terrazzino, per non rovinare la casa esistente. Le varianti sono solo per loro, per la legge di chi vogliono loro o per interessi”.
Il sindaco di Arco, Alessandro Betta, sempre attento al mondo dei social, ha deciso di intervenire sotto il post del cittadino incavolato.
“Ho letto con attenzione questo post, e se la perplessità e il disappunto per un’opera pubblica fanno parte della libera espressione democratica, per la piscina di Prabi è uscito di tutto – scrive il sindaco Betta -, lo è anche l’opporsi per chi vive vicino ad una struttura così e di cui farebbe a meno ben volentieri, lasciano invece amarezza una serie di considerazioni gratuite e ingiuste, soprattutto nella parte finale dove si paventavano persino delle possibili ritorsioni. Qual è il senso di alimentare tensioni e negatività? Una personale arrabbiatura?”
“Il Bene Comune prevede una visione a 360 gradi delle peculiarità di una Comunità – sottolinea il sindaco Betta – non ho alcun interesse personale nell’arrampicata sportiva e ho imparato a conoscerla da amministratore pubblico, e quindi l’essere riusciti nell’avere la Federazione Italiana Arrampicata Sportiva nella nostra comunità dovrebbe essere un orgoglio per l’intera città. Credo poi che sia molto semplice non fare nulla e dire “no” ad ogni cosa (Villa Angerer – docet, sigh! ), tuttavia leggendo alcuni commenti siamo davvero vicini anche alla campagna elettorale 2025, dove potrà uscire negatività, l’auspicio è che però permanga il rispetto interpersonale e ci si confronti sulle idee realizzabili”.
“Il nuovo Climbing Stadium apre le porte verso il 2050 per essere ancora protagonisti nell’arrampicata sportiva – conclude il primo cittadino di Arco – e ogni nostra/o ragazza/o che frequenterà le scuole medie di Prabi avrà la possibilità di sperimentare questa disciplina sportiva grazie ad un accordo siglato nel 2010 e portato avanti sono ad oggi…questi i fatti su cui ci siamo basati e non certo sentimenti negativi o di tracotanza”.

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