ANCHE UN TUNNEL SOTT’ACQUA PER LA CICLABILE DEL GARDA?

“Siate affamati, siate folli.” Steve Jobs lo disse agli studenti della Stanford University poco tempo prima di lasciare questo mondo, dove lui, visionario e “folle” ha lasciato un’impronta che si ricorderà per sempre nel tempo. Ebbene, il Comitato Giacomo Cis la sua impronta per le generazioni future la vuole lasciare ben impressa nel Garda trentino perché l’associazione, che con caparbietà è riuscita a trasformare in sentiero ciclabile grazie alla Provincia di Trento e funzionari allora altrettanto “folli” la vecchia strada del Ponale, ora ci riprova con la ciclabile Riva – Limone sul Garda. L’idea è di Fabrizio “Bicio” Di Stasio: bypassare l’ex Casa della Trota con una sorta di tunnel trasparente a filo d’acqua e permettere così alle biciclette e ai pedoni di transitare in uno dei punti più belli del nostro territorio, a piedi o su due ruote immersi nel lago. Perché il vero “nodo” della ciclabile del Garda tanto agognata sta lì, sulla valletta del Ponale che tempo fa segnava il confine tra Ledro e Riva del Garda.
Giovedì 10 ottobre alle ore 20 in Sala Rocca a Riva del Garda il Comitato “svelerà” l’idea definitivamente al pubblico, residenti, amici, associazioni e volontari, amanti del territorio e chiunque ne desideri sapere di più in merito. “Essere visionari paga” ha detto il popolare Bicio e l’ingegnere Arianna Minoretti, progettista del “Ponte di Archimede” in Norvegia (progetto pensato per collegare due città distanti e che oggi “obbligano” gli automobilisti a sorbirsi ventuno ore di automobile e cambiare ben sette traghetti) completamente sommerso. Un tunnel lungo 27 chilometri a 400 metri di profondità. Un’inezia pensare, invece, a ciò che l’ex Casa della Trota richiederebbe con la ciclabile. Molto meno di tutto ciò.
Nel corso della serata l’ingegnere presenterà la sua idea in merito alla struttura affinché il tanto agognato tratto di ciclabile, almeno fino al confine con Limone, possa arrivare a compimento.