Anche Nago Torbole “frena” sulle seconde case turistiche
Sulla scia di quanto sta facendo Riva del Garda, anche il comune di Nago Torbole ha dato il via libera alla non applicazione delle disposizioni emanate a suo tempo dalla Provincia di Trento in fatto di seconde case turistiche. Una “variante” che permetterà al comune di sganciarsi, di fatto, dall’aumentare la percentuale degli appartamenti che potrebbero essere destinati allo scopo casa-vacanza. In caso di bisogno il comune dovrebbe individuare e regolamentare seriamente tale necessità. Infatti, la norma che oggi regolamenta le case vacanza è decennale, e col tempo e le esigenze cambiano molto velocemente, sempre e comunque di più della burocrazia si potrebbe dire, è bene ragionarci su. In sintesi, questo è il pensiero del primo cittadino Gianni Morandi quando in tempi di pandemia la Provincia ha apportato modifiche che prevedono, qualora necessario, la trasformazione degli alloggi in case vacanza nei comuni ad alta presenza turistica, destinazione o ristrutturazione che sia. Per questo ulteriori edifici da destinarsi allo scopo vanno cercati e trovati fuori dalle zone che sono ormai sature. Ma, va anche detto, che l’offerta turistica deve aumentare di qualità più che di quantità e che le attuali condizioni dovute alla pandemia non sono certo le motivazioni per dare impulso alla ricettività meramente quantitativa. Insomma, le seconde case vanno in qualche modo “contenute” almeno finché non sarà fatta un’attenta verifica dell’effettivo bisogno.