Amsa Arco: utili per 623.000 euro, ma Casinò e piscina in rosso

Renato Veronesi, chiamato a relazionare sullo stato di “salute” dell’Amsa, la società deputata alla promozione e gestione del turismo e delle strutture turistiche sul territorio comunale, ha esposto con soddisfazione i dati (relativi alla stagione 2018) che parlano di due milioni e seicentomila euro di ricavi, in gran parte grazie alla gestione dei due campeggi. Meno di due milioni di euro, invece, i costi di gestione per cui la differenza è presto fatta: utile di circa 623.000 euro, centesimo più, centesimo meno. Un utile che è stato fatto grazie ad una più oculata gestione di Amsa, con tagli al personale e l’affido esterno di servizi che prima, invece, erano gestiti dalla stessa società.
Ridotti al minimo gli incarichi a professionisti esterni il conto è fatto, utili che però non devono lasciar stappare le classiche bottiglie di spumante perché la piscina e il casinò continuano ad accumulare conti in rosso. Il Casinò nella fattispecie, che ha fatto registrare una perdita di circa 65.000 euro in un anno, mentre la piscina segue un segno negativo inferiore attestato sui 41.000 euro. “Persistendo la situazione – ha relazionato l’ex sindaco di Arco – saremo costretti ad aumentar il biglietto d’ingresso a 14 euro per persona, oppure se si farà una nuova piscina ingloberemo quella che abbiamo nel campeggio ai fini di renderla esclusiva per gli ospiti”.
Nulla, invece, sui terreni del Linfano che restano della comunità in attesa di decisioni future.
I consiglieri Rullo, Ravagni e Todeschi in Consiglio comunale hanno provato in successione a “costringere” Veronesi ad esprimersi in merito al futuro di quell’area, ma senza successo. Sarà l’amministrazione comunale a dire cosa, come, quando su quell’area si farà, se si farà, un’operazione come previsto e noto alle cronache, ossia lo spostamento delle aree a sud verso nord, un centro natatorio, parcheggi. Idem per l’ex stazione delle autocorriere, altra operazione per la quale i consiglieri hanno lamentato lentezze e ritardi. “Tempi – ha precisato Veronesi su questo – del tutto consoni alla tempistica delle varie procedure richieste in merito. Inoltre, si è atteso l’esito del concorso di progettazione “Regeneration”, destinato a giovani architetti emergenti e dal quale sono arrivate le proposte di riqualificazione del compendio.