All’Università di Trento arrivano gas atomici ultrafreddi per le scienze quantistiche
Attività e programmi di supporto alla ricerca nel campo delle scienze e tecnologie quantistiche, in particolare nello studio di atomi ultrafreddi, gas e fluidi quantistici, saranno al centro di un nuovo progetto di ricerca condotto dal centro Bec con sede presso il Dipartimento di fisica dell’Università di Trento, un’articolazione dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Un’iniziativa importante che rientra nell’ambito degli investimenti volti al rafforzamento delle scienze e tecnologie quantistiche sul territorio. Questa attività darà ulteriore forza all’iniziativa “Q@Trento-Quantum Science and Technology”, nata dalla collaborazione tra Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Consiglio nazionale delle ricerche con il sostegno della Provincia. L’obiettivo è promuovere attività di formazione, ricerca e innovazione nel settore delle scienze e tecnologie quantistiche, che l’assessorato provinciale allo sviluppo economico e ricerca intende sostenere e valorizzare, tanto che la Giunta ha approvato oggi un accordo di programma con l’Ino che guarda fino all’estate 2024. Il progetto – strategico anche in un’ottica di sviluppo territoriale basata sulla conoscenza – prevede una spesa complessiva di 750mila euro e riceverà un finanziamento provinciale complessivo di 450mila euro.
La crescita e la diffusione della ricerca e dell’innovazione appaiono cruciali per lo sviluppo del capitale umano, del sistema delle imprese e la qualità e la competitività del Trentino, soprattutto in questo momento in cui sarà cruciale dare uno slancio al sistema locale per migliorare le potenzialità di successo anche nel contesto del Pnrr. In questo contesto, l’attività di ricerca fondamentale del centro Bec fornirà basi teoriche e sperimentali ad applicazioni tecnologiche e industriali legate agli effetti quantistici.
Sulla proposta di progetto, il Comitato per la ricerca e l’innovazione della Provincia ha espresso parere favorevole nelle scorse settimane. Piazza Dante e l’Istituto nazionale di ottica hanno interesse a proseguire i proficui rapporti di collaborazione avviati da oltre 10 anni, sostenendo lo sviluppo delle attività del Centro Bec, tenuto conto della specificità del ruolo svolto dal gruppo di Trento e dei brillanti risultati scientifici conseguiti, tali da porre proprio Trento come punto di riferimento internazionale.