Allarme Coldiretti: «Basta speculare nell’Alto Garda»
La Coldiretti Alto Garda e Ledro fa sentire la sua voce riguardo il fenomeno delle speculazioni su terreni agricoli, questione denunciata dagli ambientalisti da tempo. È una battaglia che l’associazione combatte ormai da molto, ma stavolta l’appello è indirizzato a Provincia e Comune, a cui chiede maggiori controlli sui terreni agricoli, soprattutto nella zona di Riva ed Arco. Romano Calzà, presidente della sezione Coldiretti Alto Garda e Ledro, aveva già precedentemente segnalato diversi episodi di vendita di piccole particelle fondiarie di pregio a cittadini non agricoltori, esponendo le relative e pesanti conseguenze per il settore. Questi, infatti, vengono spesso convertiti a depositi di materiale di vario genere, recintati e magari lasciati incolti in attesa di una loro diversa destinazione urbanistica. Tali vicende comportano un notevole aumento dei prezzi e rendono proibitivo l’acquisto agli agricoltori confinanti. Inoltre, fare un utilizzo dei terreni diverso dalla coltivazione implica uno snaturamento del paesaggio e ciò può essere determinante per l’attrattività turistica e per la vivibilità della zona, tematica sensibile all’intera cittadinanza. A tal proposito, si chiede alla Provincia di prestare maggiore attenzione agli scopi per cui si è intenzionati ad acquistare prima di rilasciare le concessioni per la costruzione di manufatti, controllando chi la richiede verificando che l’effettivo utilizzo dell’appezzamento sia realmente agricolo. Spesso, come il presidente ricorda, questi manufatti vengono negati agli stessi agricoltori e l’associazione invita quindi la Provincia a far in modo che questo non avvenga. Al Comune, invece, il segretario di zona Alessio Mascher chiede di vigilare le attività per mezzo dei corpi di Polizia Locale.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A.Maffei” – Chiara De Franco)