Al castello di Drena cultura e presepi artistici
Il Castello della Natività è l’evento natalizio proposto al Castello di Drena che prosegue con le sue proposte culturali e artistiche.
I presepi esposti sono realizzati interamente a mano. Due sono le aree di provenienza, la zona di Greccio con i presepi realizzati dall’associazione artigiani del presepe di Greccio, che utilizza la cartapesta per realizzare le statue e il polistirolo per realizzare le scenografie, e la zona di Ortisei che con l’intaglio del legno realizza i tradizionali presepi nordici.
I presepi molto grandi esposti all’interno delle sale padronali e della scuderia sono cinque e lungo il percorso si trovano tre grandi vetrine dentro le quali si trovano i presepi in legno di Ortisei. Si tratta di vere e proprie opere d’arte di grandi dimensioni che rappresentano momenti di vita quotidiana.
Uno dei presepi in cartapesta ricorda l’esperienza di San Francesco quando nel 1223 ha realizzato il primo presepe vivente, La rappresentazione preparata da San Francesco e riproposta con questa installazione non prevede le figure della Vergine Maria, di San Giuseppe perchè l’attenzione era volta all’adorazione del Bambino Gesù. La bellezza del presepe ci ricorda la semplicità; invita tutti, nessuno escluso, non solo al rispetto, all’amore reciproco, ma soprattutto a guardare al futuro con tanta speranza
Questa esposizione è sostenuta dalla presenza al Castello di spettacoli di danza, di canto e dagli artigiani espressioni culturali diverse che non conoscono confini perché parlano un messaggio universale che tutti possono comprendere
In particolare la natività è rappresentata dalla danza che racconta il “sì” di Maria, un atto che collega cielo e terra e apre la porta a un nuovo destino per l’umanità. Attraverso la danza viene narrata la nascita di Gesù come un richiamo al mistero della vita e dell’amore, un invito a riscoprire la bellezza della semplicità e della fiducia, e a cercare il divino anche nel cuore delle nostre fragilità. Il messaggio che viene dato è che la vera grandezza non risiede nel potere o nella ricchezza, ma nell’umiltà e nella compassione.
Alla danza si affianca il canto quello semplice delle beganate, le canzoni tradizionali del Natale nate per ricordare ed evocare la nascita di Gesù e utilizzate dai giovani del paese che andavano di casa in casa cantando le canzoni di Natale in cambio di qualcosa da mangiare, spesso dolci. Una tradizione sopravvissuta in alcuni luoghi del Trentino.
E ancora l’arte della manualità degli artigiani degli antichi mestieri che ci permettono di vedere dal vivo come si lavora il ferro, come si realizzano le ceste, come si manipola la creta.
Sono questi gli appuntamenti che sono proposti i sabati e le domeniche di dicembre dalle 10 alle 17
Per info 349-3365446 o [email protected]