Agricoltura e turismo, la sfida è nella qualità globale di prodotti e territorio

Gli Stati generali della montagna hanno visto svolgersi a Riva del Garda la serata dedicata alla qualità dei prodotti e del territorio per il settore del turismo ed agricoltura. Il progetto per la ridefinizione delle politiche delle montagna ha voluto aprire anche ad esperti esterni ed imprenditori trentini, chiamati a confrontarsi su uno dei temi cardine degli Stati generali della montagna: la qualità globale di prodotti e del territorio. Senza qualità – è questa la sintesi della serata – non è possibile vincere alcuna delle sfide di un mercato sempre più competitivo, così come non è possibile costruire un’architettura di politiche che guardino, in maniera innovativa, alle genti e al futuro delle alte terre. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori provinciali all’agricoltura e al turismo, l’antropologo (e già presidente del Cai) Annibale Salsa; Camilla Lunelli delle Cantine Ferrari; Silvio Rigatti, fondatore di AktivHotel Santa Lucia; e Andrea Casadei di Grow the Planet.
La prima parte della serata ha visto il confronto tra esperienze imprenditoriali turistiche ed agricole. Aprendo la tavola rotonda l’assessore provinciale al turismo, artigianato e commercio ha sottolineato come in questa fase degli Stati generali della montagna il ruolo della politica sia quello di ascoltare esperienze, buone pratiche ed esigenze dei territori.
Nel suo intervento Annibale Salsa ha toccato tre temi: il rapporto tra uomo e montagna, la governance e i grandi carnivori. “La montagna vive se l’uomo vive in montagna. Il contadino è un costruttore di paesaggi fin dal 1200 e il paesaggio è una costruzione sociale, culturale e naturale.”. Per questo motivo il ruolo della governance è cruciale in quanto – secondo Salsa – deve consentire l’attivismo e il protagonismo dei soggetti che abitano le terre alte. I prodotti di montagna sono di qualità a differenza della quantità della pianura. Per questo la politica deve recuperare modelli anche passati per restituire l’autenticità alla montagna”.
La storia di successo della famiglia Lunelli e dell’azienda Ferrari ha permesso a Camilla Lunelli, responsabile della comunicazione del gruppo, di portare la testimonianza diretta di quanto la qualità del prodotto ma anche del territorio siano fondamentali per competere sul mercato.
L’emozione è il tasto che ha toccato anche Silvio Rigatti, fondatore di AktivHotel SantaLucia: “Nel turismo non vendiamo pasti o letti ma un’esperienza ricca di emozioni. Non è necessario fare tutto ma poche cose fatte bene. All’ospite di un hotel offriamo l’incontro con il territorio grazie alle escursioni o alle degustazioni in cantina e promuoviamo prodotti tipici dell’Alto Garda quali l’olio e l’aceto”.