Agenzia delle Entrate, svolta possibile per una nuova sede a Riva del Garda?

Nicola Filippi24/07/20254min
IMG_0922 PALAZZO SAN FRANCESCO AGENZIA ENTRATE RIVA (4)


 

Potrebbe essere davvero la volta buona. Dopo mesi di incertezza e ipotesi rimaste solo sulla carta, si profila all’orizzonte una soluzione logistica concreta per ospitare la sede dell’Agenzia delle Entrate nell’Alto Garda. La proposta arriva direttamente dal Comune di Riva che propone un immobile recentemente acquisito dalla società pubblica Apm srl: l’ex sede della cooperativa Mimosa in via San Nazzaro, a Riva del Garda.

L’edificio, acquistato all’asta nel dicembre 2023 per poco più di 400 mila euro, offre spazi ampi e facilmente adattabili: circa 400 metri quadrati di open space, otto uffici già presenti, due garage e posti auto all’esterno. Un elemento non trascurabile è la posizione strategica, lungo la direttrice che collega i due centri principali della Busa, Riva e Arco.

Il sindaco Alessio Zanoni, interpellato sulla questione dal quotidiano L’Adige, conferma che la proposta è stata discussa con i vertici locali e provinciali dell’Agenzia. «Mi sembra una soluzione assolutamente percorribile», ha commentato, sottolineando la volontà di avviare un confronto per arrivare a una decisione condivisa. Il tema sarà affrontato ufficialmente nella prossima riunione della conferenza dei sindaci, attesa entro la fine di luglio.

 

 

Il nodo dei costi
A frenare l’entusiasmo, però, c’è un problema noto da tempo: quello dei costi. L’Agenzia delle Entrate, per statuto, non può sostenere direttamente spese di affitto, e già oggi il canone della sede attuale è a carico dei Comuni sulla base di un’intesa risalente al 2016, voluta all’epoca dall’amministrazione Mosaner.

Zanoni lancia quindi un appello alle altre amministrazioni del territorio: servono coesione e corresponsabilità. «La permanenza dell’Agenzia sul nostro territorio è sempre stata considerata vitale da tutte le categorie economiche e imprenditoriali. Per questo mi aspetto un segnale di attenzione e di compartecipazione rispetto a questa soluzione», ha dichiarato il sindaco.

Il messaggio è chiaro: per non perdere un servizio essenziale per cittadini, professionisti e imprese, serve uno sforzo collettivo, anche da parte di quei Comuni – come Limone o Malcesine – che, pur appartenendo ad altre province, gravitano quotidianamente su Riva del Garda.

Un percorso a ostacoli
Il futuro dell’Agenzia delle Entrate nell’Alto Garda è in discussione da tempo. Negli ultimi anni sono state valutate varie opzioni alternative: l’ex municipio di Tenno, l’ex stazione di Arco, alcuni locali presso la sede della Coop Alto Garda. Nessuna di queste ipotesi ha però superato la fase preliminare.

Ora, per la prima volta, la sensazione è che una strada concreta sia stata imboccata. La presenza di un edificio già disponibile, ben collegato e in buone condizioni, unita alla disponibilità politica a trovare un accordo tra enti pubblici, apre a uno scenario finalmente positivo.

Resta da vedere se i Comuni coinvolti saranno disposti a fare fronte comune e sostenere insieme il peso economico dell’operazione. Perché, come ricorda il sindaco Zanoni, Apm srl è una società pubblica ma opera secondo logiche di mercato, e deve quindi garantire un equilibrio finanziario.

Nel frattempo, cittadini e operatori economici restano in attesa. Con un auspicio condiviso: che questa volta, davvero, sia la volta buona.