Acquedotto di Arco sotto controllo, si progetta il potenziamento

Claudio Chiarani19/11/20232min
Acqua



 

800mila metri cubi d’acqua è la quantità assorbita dal consumo domestico nel Comune di Arco. Dati Istat certificati, dunque attendibili. L’industria, invece, ne consuma 500mila. L’emergenza sulla potabilità è passata, ma qualche apprensione rimane per l’acquedotto di San Giovanni dove i controlli non sono ancora terminati. C’è un parametro, peraltro non preoccupante ai fini della sicurezza umana, che va monitorato e finché non rientra nella norma il consumo d’acqua in zona rimane off limits. Ma non manca molto a che l’amministrazione comunale rilasci il via libera anche per l’utilizzo in quella zona montana. Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno evidenziato alcune criticità sull’intera rete dell’acqua potabile; tuttavia, si sta lavorando per ovviarle nel più breve tempo possibile. Questo al fine di ovviare anche ad alcune criticità di tipo organizzativo che porteranno comunque ad un miglioramento dell’intera efficienza di tutta la rete, si pensa entro il 2024.

La rete dell’acqua potabile nel comune di Arco è molto articolata, ci sono pozzi un po’ ovunque ha detto alla stampa l’assessore Cattoi, dai più grandi come quello di Prabi al più piccolo in località Gazzi, mentre esistono 13 serbatoi di accumulo dai quali ci sia aspetta sempre il massimo rendimento. Solo in questo caso l’intero sistema può garantisce l’erogazione massima a tutti gli utenti. Insomma, tra acqua per i residenti e quella che asserve le industrie del territorio va programmata un’azione di salvaguardia specifica. L’assessore, infine, ha assicurato che si realizzerà la stazione di pompaggio a Bolognano per dare “più quota” a quella che arriva da Prabi, mentre si completerà anche il telecontrollo nelle località Gazzi e San Giacomo. Il Comune, tuttavia, prosegue nella ricerca di nuovi pozzi per ovviare, qualora sia necessario, a nuove emergenze idriche causate da siccità. In tutto questo il Comune è attivo anche sulla campionatura della qualità e l’eventuale presenza di Pfas.

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