A NAGO LO “SCHELETRO” DI CEMENTO CHE DETURPA LA VISTA

Di opere “incompiute” nel Garda trentino o “Busa” che dir si voglia siamo pieni d’esempi, basti pensare a quello che oggi ospita la comunità di Valle, per tutti e da sempre “l’Incompiuta” per eccellenza. Ci sono voluti anni per farlo diventare quello che è, un centro servizi e sede della Comunità di Valle. Anche Nago non è da meno con quello che, almeno nelle intenzioni di chi licenziò il progetto anni fa, doveva diventare un centro servizi perché lo scheletro della costruzione, pilastri e solette senza pareti se ne sta lì da tempo in attesa. Di cosa non è dato sapere, le ragioni degli stop su cose del genere sono sempre tante e poi buttare giù o terminare le opere non si capisce mai perché. Alessandro Tonelli, ex mister dell’A.C. Nago Torbole un’idea l’avrebbe, cambiare la destinazione d’uso in alberghiera oppure socio-assistenziale, insomma o un hotel o una casa di riposo per anziani. Soluzione quest’ultima che a Tonelli piace molto di più di quella alberghiera, ma che tuttavia chiede con una nota alla stampa che si faccia qualcosa per quella bruttura ferma “con le quattro frecce” da molti anni ormai. Tonelli, inoltre, si sofferma anche sul compendio ex Hotel San Giovanni, iniziato a tutto spiano e poi bloccato per le note vicende dei proprietari. Qui, però, se la crisi immobiliare pare veda spiragli e l’edificio, completo di infissi e serramenti sia abbastanza appetibile sul mercato, per Tonelli la conclusione dell’operazione sembra sul filo di lana. Conclusione che, invece, per il centro servizi è invece molto lontana. Ecco perché bisogna decidere, e in fretta, cosa farne.