A-22, Parlamento regolamenta extraprofitti e fondo opere territoriali
Il Senato ha approvato il 5 agosto in via definitiva il Decreto Infrastrutture al cui interno è presente l’importante emendamento presentato in Commissione alla Camera con il quale sono state messe in sicurezza le questioni economiche pregresse e si promuovono gli investimenti infrastrutturali locali lungo l’autostrada A22 Brennero-Modena. In questo modo si obbliga la società di gestione a versare parte dei suoi ricavi in un fondo per migliorare la viabilità lungo l’autostrada e le strade adiacenti. Ciò significa che gli investimenti di interesse pubblico saranno effettuati direttamente con i proventi dell’autostrada. A differenza del fondo ferrovia, questo sarà gestito dalla società stessa, di concerto con le Province autonome di Bolzano e Trento.
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano e presidente della Regione, Arno Kompatscher, sottolinea: “Questo significa che gli introiti dell’autostrada vanno in misura maggiore a beneficio anche del territorio che attraversa. Questo è un passo decisivo per migliorare l’infrastruttura di mobilità lungo l’asse del Brennero”. Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, aggiunge: “Insieme pianificheremo misure per migliorare la rete stradale e la qualità della vita dei residenti”.
La società A22 deve versare l’importo concordato di 232.776.612 euro allo Stato (che originariamente ne chiedeva più di 500) per i cosiddetti “extraprofitti”. L’importo copre il periodo dal 1° maggio 2014 al 31 dicembre 2022. Dopo aver dedotto un anticipo di 70 milioni di euro già versato, A22 deve effettuare i restanti pagamenti nelle seguenti rate: 86 milioni di euro entro il 20 novembre 2024, 25.592.204 euro entro il 15 dicembre 2025, 51.184.408 euro entro il 15 dicembre 2026.
Secondo Kompatscher e Fugatti, questo emendamento segna un progresso significativo verso una nuova concessione autostradale e consente la realizzazione di progetti infrastrutturali che vanno ben oltre l’autostrada stessa.