Emergenza Covid, il Comune di Arco ringrazia l’Associazione Carabinieri
Nel primo pomeriggio di martedì 19 ottobre la Giunta comunale ha incontrato una rappresentanza del Gruppo Volontari della Sezione di Riva del Garda dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. Il motivo dell’incontro, che si è tenuto nell’auditorium di Palazzo dei Panni, era esprimere al Gruppo Volontari la gratitudine dell’Amministrazione comunale per il rilevante apporto assicurato nella gestione della lunga emergenza sanitaria, specie nelle fasi più drammatiche del lockdown d’inizio 2020. Per il Gruppo Volontari hanno preso parte all’incontro il responsabile Sergio Gallon con Luciano Bortolotti, Michele Bortolotti, Biagio Cecere, Ettore Egidi, Alex Gallon, Salvatore Guaiana e Salvatore Marino.
«L’Amministrazione arcense – recita l’attestato che ha consegnato il sindaco Alessandro Betta – desidera porgere un ringraziamento speciale ai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, sezione di Riva del Garda, per il prezioso e professionale supporto fornito nell’aiutare in varie occasioni ad assicurare il rispetto delle norme covid-19 nella città di Arco, coadiuvando il Corpo di Polizia locale Alto Garda e Ledro. Questo vuole essere il riconoscimento dell’apporto fondamentale del volontariato per la nostra comunità e soprattutto di chi può mettere in campo esperienza e competenze specifiche».
«Quello della riconoscenza e della gratificazione è un nostro preciso dovere -spiega il sindaco- specie all’interno di una comunità coesa coma la nostra e specie da parte di una amministrazione comunale. Chi si impegna per il bene di tutti va ringraziato, in modo adeguato e formale, e gli va riconosciuto quello che ha fatto, l’impegno che ci ha messo, il ruolo che ha svolto. E questo va fatto in modo istituzionale, cioè idealmente davanti a tutta la collettività, a nome di ognuno dei 17 mila arcensi. Quello che abbiamo passato, una pandemia terribile della quale finalmente ci pare di intravedere la fine, per lunghi mesi è stato una specie di guerra, un incubo spaventoso nel quale non eravamo certi neppure di quello che era meglio fare. È grazie all’impegno di tantissime persone che siamo arrivati fin qui. Di queste, alcune già le abbiamo ringraziate, mi riferisco alla recente cerimonia di attribuzione di tredici encomi solenni ad altrettante persone che si sono distinte per l’impegno nell’affrontare la gestione dell’emergenza sanitaria. Anche in quell’occasione ebbi a ribadirlo: le persone da ringraziare sono tante, ed è giusto farlo, e lo faremo».