Cani da guardiania contro i carnivori, l’esperienza trentina
Il modello trentino per la prevenzione dei danni da grandi carnivori, attraverso la dotazione di cani da guardiania in alpeggio, è stato al centro della visita dei tecnici della Provincia autonoma di Bolzano nelle valli di Fiemme e Fassa. L’incontro ha costituito per le due Amministrazioni confinanti un’ulteriore utile occasione di confronto franco e costruttivo sull’argomento. Un ulteriore passo sulla via della prevenzione, che rimane lo strumento prioritario per prevenire i conflitti legati alla presenza dei grandi carnivori.
Funzionari e tecnici dell’Ufficio economia montana della Provincia Autonoma di Bolzano sono stati accompagnati dal personale forestale della Provincia Autonoma di Trento nella visita ad alcuni alpeggi, dove operano pastori che tra i primi, in Trentino, hanno acquistato cani da protezione avvalendosi del finanziamento provinciale istituito allo scopo. All’incontro era presente anche Valter Grossi, responsabile del Settore lavoro del Circolo del pastore maremmano abruzzese, associazione partner del progetto trentino fin dai suoi inizi.
Un confronto sul campo insieme a esperti del settore e ai pastori che, da diversi anni, si avvalgono quotidianamente del supporto di questi grandi cani bianchi, da secoli selezionati per contrastare attivamente i tentativi di predazione dei grandi carnivori ai danni del bestiame domestico. Gli allevatori presenti all’incontro hanno descritto approfonditamente benefici, costi, difficoltà e opportunità conseguenti l’ausilio di cani maremmano abruzzesi nella difesa del bestiame, con particolare riferimento alla presenza del lupo.