Possibile riapertura del cementificio a Sarche, il Comitato ambientalista si mobilita

Redazione15/07/20213min
piana agricola da Ponte Oliveti a Pergolese


Una quarantina di persone ha partecipato all’incontro, svoltosi mercoledì 14 luglio presso le Cantine Pisoni di Pergolese, organizzato dal Comitato spontaneo che si batte contro la riapertura del forno del cementificio di Sarche.
In testa al Comitato Marco Pisoni, uno dei fondatori e attuale membro del direttivo del Biodistretto della Valle dei Laghi. Il gruppo è nato per rafforzare l’immagine di un territorio che fa del rispetto ambientale il suo punto di forza e che non poteva ignorare la prevista ripresa produttiva a ciclo completo col funzionamento del forno del Cementificio di Ponte Oliveti.
La storia e la cronaca insegnano che i Comitati spontanei, impegnati soprattutto per la difesa del territorio, nascono là dove c’è mancanza di interesse all’argomento da parte della politica locale. Infatti alla riunione si è fatta notare notata l’assenza degli amministratori comunali di Madruzzo. Due le questioni emerse dal confronto: innanzitutto interfacciarsi con la politica locale e provinciale, al fine di costituire una forza che sia espressione del territorio per dare maggiore impulso alla svolta ecologica intrapresa alcuni anni fa.
L’altro aspetto importante, che va ugualmente salvaguardato, riguarda il tema dell’occupazione, puntando a trovare con il sostegno Provincia degli impieghi alternativi rispetto all’offerta di nuovi posti di lavoro prospettati con la riapertura del forno.
Ricordiamo infatti che la chiusura del forno, alla fine del 2014, aveva comportato il licenziamento (agevolato da un incentivo d’uscita fra i 30 e i 40 mila euro) di una trentina di operai, alcuni dei quali sono ritornati a lavorare la terra, un processo inverso al fenomeno degli anni ’60.
Nel corse della riunione è stata lanciata anche una prospettiva, forse fin troppo avveniristica, del possibile acquisto da parte della Provincia del cementificio per trasformarlo in un hotel biologico e sfruttare l’area cava per ricavarne un campo da golf. Quest’ultima proposta tende ad assumere più il significato di provocazione che per il raggiungimento di un obiettivo realistico, con lo scopo di smuovere il mondo della politica.
MARIANO BOSETTI

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche