Tempesta sull’Alto Garda: “Più danni della Vaia”. Ecco la fotogallery
Il bollettino emanato dal Distretto dell’Alto Garda e Ledro dei Vigili del Fuoco sui danni provocati dalla tempesta delle ore 15 di martedì 13 luglio si può definire di guerra. Il maltempo ha colpito i comuni di Arco, Dro, Nago-Torbole e Riva del Garda.
Fin dall’inizio dell’evento moltissimi sono stati gli allertamenti per risolvere le criticità che si sono create sul territorio. Per rispondere a questa grande mole di interventistica tutto il distretto ha lavorato insieme e, per supportare i corpi di Arco, Dro e Riva del Garda, sono arrivati anche i volontari della Val di Ledro e di Tenno che hanno dato manforte per portare rapidamente a termine le emergenze. Dai Corpi di Storo e Mori sono giunte anche le autoscale distrettuali, oltre ad una squadra di supporto.
In totale in zona hanno operato 5 mezzi di sollevamento persone tra autoscale, autopiattaforme e cestelli.
Nei quattro Comuni colpiti sono stati portati a termine quasi 300 interventi che hanno visto operare circa 200 Vigili del Fuoco.
Le richieste che arrivavano ai centralini contemplavano piante pericolanti, quando non addirittura sradicate, alberi che si sono abbattuti sulle costruzioni limitrofe o sulle auto, allagamenti di scantinati, camini pericolanti, tetti scoperchiati con il rivestimento caduto rovinosamente a terra.
Le criticità maggiori le si sono avute a causa delle fortissime raffiche di vento che hanno sollevato i manti di copertura della scuola media di Prabi ad Arco, dell’asilo di Pietramurata e della villa Favancourt (di proprietà dell’esercito italiano) poco sopra porto San Nicolò a Riva del Garda. Il forte vento ha sradicato anche gli alberi secolari del parco della Rocca di Riva del Garda.
Paura alle scuole medie di Prabi dove, durante l’evento meteo, si trovavano 18 ragazzini con i rispettivi insegnanti. Il personale della Scuola ha trasferito tutti nella palestra, in quanto risultava in quel momento l’unico luogo sicuro.
Le operazioni sono state seguite da vicino dai rispettivi Comandanti e coordinate anche dall’ispettore distrettuale Marco Menegatti e dal suo vice Massimo Mazzardi. Nell’emergenza è stato fondamentale il supporto tecnico delle Amministrazioni comunali per coordinare gli interventi.
Fortunatamente non ci sono stati feriti e non sono stati necessari interventi sul lago di Garda per natanti o bagnanti in difficoltà.
In conclusione i Vigili del Fuoco ritengono che l’evento abbia fatto danni maggiori di quelli che fece, nel 2018, la tempesta Vaia.