Le proposte formative del Consiglio Provinciale Giovani

Redazione28/05/20213min
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Una serie di iniziative dedicate ad approfondire l’Autonomia del Trentino, nell’alveo delle celebrazioni dei 50 anni dall’approvazione del Secondo Statuto di Autonomia: è la proposta del Consiglio Provinciale dei Giovani, istituito con la legge 7/2008 proprio per promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani. E fra i prossimi obiettivi dell’organismo anche una proposta innovativa, quella di formulare delle “quote giovani”, per rimettere in gioco le nuove generazioni.
La presentazione ha visto la presenza dell’assessore alla cultura Mirko Bisesti, del dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia Luciano Malfer, del presidente e vicepresidente del Consiglio Provinciale Giovani, rispettivamente Eleonora Angelini e Sanà Sadouni, nonché in collegamento del presidente del Consiglio Walter Kaswalder e del rettore Flavio Deflorian.

Il presidente del Consiglio provinciale Kaswalder, impegnato ad Innsbruck per l’inaugurazione dell’anno dei musei dell’Euregio, ha puntato l’accento sull’importanza che rappresenta l’Autonomia per il Trentino e sulla necessità di trasmettere e far conoscere in particolar modo ai giovani la nostra peculiare storia, per educarli a diventare classe politica del futuro. Quindi il rettore Deflorian ha messo in luce il ruolo svolto dall’Università degli Studi di Trento, quale ente di formazione, ma anche di partecipazione e di educazione civica, nel quale sperimentare anche attività di autogoverno con i giovani per allenarli alle scelte e alle responsabilità che li aspettano e che incontreranno.
La presidente del Consiglio Giovani Angelini ha illustrato la proposta delle “quote giovani”: “Vorremmo arrivare entro la fine dell’anno ad una proposta organica in ogni parte di dimensione pubblica, nella società a 360 gradi. Immaginiamo si possa partire dalle società pubbliche, ma ciò che conta è bilanciare la presenza dei giovani: non solo per dare spazio a chi ora non lo ha, ma soprattutto per offrire l’apporto di idee, la freschezza e il coraggio tipici dei giovani”.
Infine la vicepresidente Sadouni ha presentato il Consiglio, composto da 11 membri di età compresa tra i 18 ed i 35 anni eletti tra i componenti della consulta provinciale degli studenti e del mondo associazionistico giovanile trentino, nonché del mondo universitario, e le iniziative, che varranno anche come crediti formativi per gli studenti universitari. Si inizierà il 9 giugno alle 17.30 con “Autonomia e Istituzioni” con un seminario che potrà essere seguito sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/consiglio.provinciale.giovani e sulla piattaforma zoom a disposizione degli studenti universitari. Gli appuntamenti successivi proseguiranno in settembre in presenza, se le condizioni dell’emergenza da Coronavirus lo consentiranno, e culmineranno con un convegno che si terrà il 27 ottobre dedicato a raccontare il rapporto fra “Web, giovani e pandemia”.

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