Alberto Bolognani di Vigo Cavedine sulla strada del sacerdozio
Ha avuto grande risonanza in Valle di Cavedine il rito di ammissione tra i candidati al presbiterato, svoltosi nel Seminario diocesano di Trento. Infatti due giovani studenti di teologia nel corso della Santa Messa, davanti all’arcivescovo Lauro, hanno espresso la loro volontà di incamminarsi con coraggio nell’itinerario di preparazione al ministero presbiterale. Fra questi anche Alberto Bolognani di Vigo Cavedine, indirizzato verso la vita religiosa sulla strada dei due zii don Silvio e don Luigi Benedetti di Cavedine.
”Per arrivare al sacerdozio – ci spiega Alberto – ci sono cinque tappe fondamentali da raggiungere nel proprio personale cammino formativo. Ognuna di essa comporta e richiede un attento discernimento personale, aiutato in questo dai formatori, e una scelta libera, matura e senza condizione alcuna. Si inizia con il rito dell’Ammissione tra i candidati all’ordine del diaconato e del presbiterato, si continua con il rito del Lettorato a cui segue il rito dell’Accolitato. Le altre due tappe, che sono i due primi gradi del sacramento dell’Ordine, sono il Diaconato e il Presbiterato. Con il rito dell’Ammissione – continua il futuro sacerdote – i giovani che aspirano a diventare preti, dopo un attento e impegnativo cammino di discernimento, manifestano pubblicamente la loro volontà di offrirsi a Dio e alla Chiesa. La Chiesa da parte sua, ricevendo questa offerta, li sceglie e li chiama, affinché, ammessi tra i candidati agli Ordini Sacri, si preparino bene con una intensa vita di preghiera, con uno studio attento, e iniziando a vivere in comunità. In che cosa consiste il rito? Una parola molto semplice: il diacono chiama il giovane per nome ed egli alzandosi in piedi dice: “Eccomi”. Una parola semplice che tanti profeti e Maria avevano detto accogliendo la proposta del Signore per la loro vita”.
MARIANO BOSETTI