Riaperta la funivia Malcesine Monte Baldo, ma lo sconcerto è nel cuore
La funivia Malcesine Monte Baldo, l’impianto a pochi chilometri dal Trentino che collega l’abitato veronese con Tratto Spino sul Monte Baldo, ha riaperto da pochi giorni. L’emergenza Covid, di fatto, ha tenuto l’impianto chiuso per circa sei mesi nonostante la struttura fosse pronta per entrare in funzione già lo scorso Natale.
A quarantott’ore dalla sua apertura è piombata la notizia del disastro dell’impianto funiviario del Mottarone, evento che ha comprensibilmente sconvolto i vertici della società che gestisce l’impianto melsineo. Dunque, il primo pensiero è stato per le vittime di questa tragedia e i loro parenti, sconvolti dal dolore. “Appurare le cause – dicono gli amministratori – sarà fondamentale per capire cosa sia potuto succedere, il perché la cabina abbia “scarrucolato” e sia poi precipitata al suolo. Tutte le verifiche, controlli e manutenzioni sono state fatte, dunque al momento la causa di tanto dolore è in via di accertamento”.
La Funivia del Baldo, autorizzata a riaprire il suo servizio pubblico dopo la pubblicazione dell’ultimo Decreto Legge, è dunque attiva seppur con le restrizioni sul numero dei trasportati che, per il primo troncone da Malcesine a San Michele, è al massimo di venti persone contro le quaranta ammesse normalmente per capienza della cabina. Il secondo troncone, quello con cabine rotanti a 360 gradi, è di quaranta massimo contro le ottanta previste dalla capienza. Sono messe in atto tutte le misure previste in tema di prevenzione Covid come la misurazione della temperatura, il distanziamento sociale e la sanificazione. I viaggi sono programmati ogni mezzora, mentre dopo le 9.15 del mattino è prevista una corsa per passeggeri con mountain bike. La direzione consiglia l’acquisto dei biglietti anticipatamente al fine di garantirsi l’accesso, evitare code e assembramenti all’ingresso.