Alberghi nell’Alto Garda e Ledro, tutti aperti entro fine maggio
Enzo Bassetti, presidente dell’Unione albergatori dell’Alto Garda e Ledro, assicura che entro la fine di maggio tutti gli alberghi saranno aperti. Ora si è ad un 20%, se non ancora meno. Gli hotel a conduzione familiare sono quelli che per primi hanno riaperto o addirittura non hanno mai chiuso i battenti. Infatti alcuni sono rimasti chiusi per la mancanza di turisti e clienti, anche se non sono mai stati obbligati a cessare di lavorare. Ora che gli spostamenti tra regioni non sono più vietati arriveranno turisti italiani e così avverrà per tutto maggio, in attesa delle disposizioni Europee che andranno a regolamentare gli spostamenti.
All’inizio di maggio le strutture recettive lavoreranno sostanzialmente nei fine settimana, per quelle che si definiscono le “gite fuori porta”, incentivando il lavoro anche dei ristoranti grazie al bel tempo e la possibilità di consumare obbligatoriamente all’aperto. Per quanto riguarda il turismo internazionale bisognerà vedere come funzioneranno le cose al di là del passaporto vaccinale. In ogni caso resteranno le paure e i timori. L’unione albergatori dell’Alto Garda e Ledro ha chiesto il vaccino per i dipendenti delle strutture. Tuttavia tra questi potrebbe esserci qualcuno che non vorrà farlo, del resto in Trentino 5.500 sanitari sono novax. Un paio di hotel hanno rimesso a nuovo radicalmente la loro struttura, come il Mirage e Giardini Verdi, ma queste sono operazioni non legate al Covid, come si potrebbe pensare. Ci sono stati invece molti alberghi che hanno usufruito del fondo provinciale messo loro appositamente a disposizione per investire nel rinnovamento, con richieste che hanno superato largamente il budget prestabilito, per cui la Provincia sta pensando di aumentare il budget adisposizione. In questi casi specifici il lockdown è servito per dare una spinta e pensare positivo per superare questa difficile situazione.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A. Maffei” – Martina Pace)