Presidenza di Apt, l’Associazione Albergatori precisa: «Nessuna bocciatura, ma perplessità sui modi»

Gianluca Ricci18/04/20213min
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La presidente della sezione altogardesana dell’Associazione Albergatori – Asat, Petra Mayr, è intervenuta nuovamente in merito all’individuazione da parte dei comuni del territorio della figura che dovrà presiedere l’azienda di promozione turistica: una precisazione, la sua, che punta a chiarire quanto nella sua lettera inviata ai sindaci qualche giorno fa aveva comunicato, e cioè che non esiste alcuna pregiudiziale contro Silvio Rigatti. A lasciare perplessi sarebbe stata la modalità prescelta per la sua individuazione: «L’ASAT Sezione Alto Garda e Ledro, nei giorni scorsi, ha scritto con riservatezza una lettera ai sindaci dell’alto Garda per sottolineare alcune considerazioni sul metodo adottato e da Asat ritenuto improprio, ovvero la decisione e la successiva comunicazione che i comuni stessi si erano accordati sul nome del prossimo presidente di Garda Trentino S.p.A. A seguito della notizia dell’invio della nostra lettera ai Sindaci, riteniamo opportuno evidenziare peraltro che nella nostra comunicazione non è contenuta nessuna bocciatura di nomi, ma appunto sollevate perplessità su quanto accaduto, che modifica positive e consolidate modalità di rapporto tra Comuni e Associazioni di categoria messe purtroppo in discussione dai fatti citati e noti».

Nel mirino, insomma, non ci sarebbe Rigatti, ma i responsabili delle operazioni che hanno portato alla sua individuazione senza prima averla condivisa con tutti i soggetti coinvolti: «Appare improprio – si legge in quella comunicazione – e lascia attoniti la scelta dei Comuni di comunicare alla stampa la designazione del futuro Presidente dell’Azienda di Promozione Turistica senza un previo confronto e condivisione con le Categorie maggiormente rappresentative del comparto turistico. Non si comprende – è scritto ancora – come i Sindaci dell’Alto Garda abbiano potuto prendere una decisione così fondamentale per il futuro del Turismo sul nostro territorio senza
confrontarsi con i rappresentati delle categorie economiche legate al Turismo». Il nome di Rigatti non viene mai fatto, anche se è stata la sua nomina a scatenare la piccata reazione di coloro che si sono sentiti esclusi dall’intero progetto.

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