“Trentino in Arancione, ma non vanifichiamo gli sforzi”
Da martedì 6 aprile 2021 il Trentino torna in Zona arancione. Una conquista, ora ufficiale, che però non andrà vanificata dai comportamenti durante le festività pasquali. È l’appello lanciato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
“Do un messaggio di speranza. Vediamo la luce del vaccino, gli effetti si vedono. Ma la zona rossa o arancione ha effetti pesanti per le attività economiche e commerciali, ce lo hanno confermato le manifestazioni come quella odierna. Dunque, questo risultato dobbiamo mantenerlo pensando di avere ulteriori obiettivi di miglioramento”. Stesso invito alla responsabilità anche dal responsabile Apss Pier Paolo Benetollo: “Attenti alle riunioni familiari, che sono la sfera a rischio: rimaniamo prudenti”. L’attenzione è puntata sulla settimana a seguire, dal 12 aprile, e su quanto potrà consentire per il Trentino, se i dati rimarranno incoraggianti, l’ultimo decreto legge Covid del Governo. Quanto alle vaccinazioni, da mercoledì 7 aprile iniziano le prenotazioni al Cup per gli over70.
Zona arancione vuol dire la riapertura di tutti i negozi rimasti chiusi con la zona rossa, lo spostamento libero all’interno del proprio comune, fermo restando lo spostamento per motivi di lavoro, salute e necessità da un comune all’altro, la riapertura di parrucchieri e estetisti. Restano le restrizioni ‘arancioni’ per bar e ristoranti.
Il Trentino, ha fatto capire il governatore, è attento alla novità introdotta dall’ultimo decreto Covid del governo. “Il testo dice che per quei territori che hanno numeri diversi, migliorativi, rispetto alla zona arancione, il consiglio dei ministri può valutare deroghe nel senso di maggiori aperture. Lo vedremo dalle prossime settimane. Lascio quindi questo ulteriore messaggio di speranza”.
Capitolo scuole: con l’arancione tornano completamente in presenza anche le scuole medie in Trentino, le superiori funzioneranno al 50% di didattica in presenza.
Riguardo alla campagna vaccinale, ha analizzato il responsabile dell’Azienda sanitaria, per Pfizer-Biontech “le forniture sono regolari, costanti e in aumento”. E dalla settimana prossima l’Apss conta di avere 15.000 nuove dosi, altrettante in quella successiva. Per Moderna invece si registrano forniture irregolari e col contagocce. Quanto alle dotazioni di AstraZeneca, sono “un’incognita”. Si attendono sabato o domenica di Pasqua 12.000 dosi che verranno girate in buona parte ai medici di medicina generale per riprendere le immunizzazioni.