Semplificazione edilizia e Ecobonus: approvato il Disegno di legge 85

Redazione03/04/20213min
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“Era un provvedimento molto atteso, e il fatto che l’aula consiliare lo abbia approvato con 29 voti favorevoli e solo due astenuti ne è una prova. Il Superbonus 110 per cento rappresenta un volano importante per le imprese e il lavoro, in questo momento di crisi generata dalla pandemia, e viene incontro alle esigenze di tante famiglie, che potranno ristrutturare e adeguare la propria casa: sono molto contento quindi che il disegno di legge che introduce norme di semplificazione in materia urbanistica e edilizia, consentendo un più facile accesso agli incentivi governativi per la riqualificazione del patrimonio edilizio e abitativo già esistente, costituisca l’ultimo provvedimento importante assunto dal Consiglio provinciale nella sessione di marzo. La nuova normativa rappresenta una grande opportunità per l’economia del Trentino, ma è anche un viatico per un’edilizia ecosostenibile, soprattutto sul versante energetico”: con queste parole il vicepresidente e assessore all’Urbanistica e Ambiente Mario Tonina commenta l’approvazione, ieri, in aula consiliare, del DDL 85, che ha ottenuto quasi l’unanimità dei consensi.

Le misure di semplificazione edilizia e urbanistica contenute nella nuova legge rispondono alle richieste avanzate dai cittadini e dalle categorie economiche e dagli ordini professionali, ma anche dai Comuni, dal momento che le agevolazioni governative hanno incrementato notevolmente il numero di pratiche presentate ai fini della regolarizzazione edilizia, presupposto indispensabile per accedere al Superbonus 110 per cento (che si articola come noto in un Ecobonus avente come fine principale il miglioramento della classe energetica degli edifici, e, nelle zone d’Italia classificate come sismiche, anche in un “Sismabonus”).
“Sul piano pratico – spiega ancora Tonina – il problema è rappresentato dalla mole di domande giunte agli uffici, che blocca l’avvio dei cantieri. Ci siamo concentrati perciò sulle microviolazioni, quelle che anche lo Stato, nel recente decreto semplificazione, ha qualificato non più come abuso edilizio. In questo periodo rappresentano circa il 70% delle pratiche presentate ai Comuni: si tratta di difformità marginali, che non impattano sulla normativa provinciale, orientata alla riduzione del consumo di suolo. Nessun condono, quindi, ma un attento recupero del patrimonio esistente, reso ancora più efficace grazie agli emendamenti introdotti in Terza Commissione per facilitare l’applicazione delle norme”.
La nuova disciplina è scaturita da un’attenta comparazione tra le norme provinciali vigenti e i principi contenuti nel Decreto semplificazione e l’innovazione digitale che, a fine 2020, ha introdotto molte novità al Testo unico nazionale in materia di edilizia.

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