Coronavirus: quali spostamenti in Zona rossa, numero informativo, il vaccino dal medico
Da lunedì 15 marzo il Trentino si trova in “Zona rossa” con l’introduzione dunque di nuove misure anti Covid-19, previste dal Dpcm del 2 marzo 2021 e dalle ordinanze provinciali numero 66 e 67. Come già evidenziato nei giorni scorsi, è possibile svolgere attività sportiva individuale all’aperto, ma solamente partendo dalla propria abitazione. Non è permesso in alcun modo raggiungere, in auto o con mezzi pubblici, altri luoghi dove poi effettuare l’attività sportiva o quella motoria.
Possono spostarsi per gli allenamenti solamente gli atleti che partecipano ad eventi e competizione riconosciute di preminente interesse nazionale dal Coni e dal Cip.
È possibile, invece, raggiungere le seconde case in Trentino e anche fuori dal territorio provinciale a prescindere dalla colorazione della zona e salvo eventuali divieti posti da ordinanze locali, salvo avere un titolo di godimento dell’immobile anteriore al 14 gennaio 2021. È necessario altresì che la casa di destinazione non sia abitata da persone non conviventi. I residenti fuori provincia, ad oggi, possono raggiungere le seconde case in Trentino.
800 867 388: è questo il numero verde Coronavirus, da comporre per avere informazioni di carattere tecnico-sanitario su virus Sars-Cov-2, su provvedimenti e ordinanze, su rientri, spostamenti, classificazione delle zone, tamponi, isolamenti e quarantene ma anche supporto nella prenotazione delle vaccinazioni. L’112 invece è il Numero Unico di Emergenza, da chiamare in caso, appunto, di reale emergenza, per avere il supporto dei sanitari, delle forze dell’ordine o dei Vigili del Fuoco, e non per una richiesta generica di informazioni. In presenza di sintomi riconducibili al Covid-19 il consiglio è comunque sempre quello di fare riferimento al proprio medico o pediatra di famiglia.
Sul sito dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari è disponibile una sezione sempre aggiornata con le risposte alle domande più frequenti su vaccinazioni, contagio, tamponi, isolamenti e quarantene (https://www.apss.tn.it/faq-coronavirus).
Un nuovo accordo per meglio definire il coinvolgimento dei medici di Medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid-19. La Giunta provinciale ha recepito l’Accordo siglato lo scorso 9 marzo con Intesa Sindacale, tenendo conto anche della sottoscrizione a livello nazionale del Protocollo d’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome e le Organizzazioni sindacali della medicina generale del 21 febbraio 2021.
Queste le modifiche previste dal nuovo Accordo:
gli assistiti potranno scegliere di rivolgersi sia al proprio medico di assistenza primaria o a un medico facente parte della stessa forma associativa (che aderiscano alla campagna vaccinale) sia ai punti vaccinali dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari;
nella fase in corso i medici saranno coinvolti nella somministrazione dei vaccini al personale scolastico e agli assistiti di età compresa tra 75 e 79 anni; in seguito l’Azienda sanitaria indicherà i criteri di priorità, in coerenza con le indicazioni nazionali e provinciali;
l’Azienda sanitaria consegna ai medici indicativamente una dotazione di 3 flaconi di vaccini (pari a 30 dosi) a settimana, con l’impegno dell’Azienda ad aumentare la dotazione nella quantità definita da Apss in rapporto alle disponibilità di vaccini fornite dal livello nazionale.