I tedeschi hanno “nostalgie” del lago di Garda
Nostalgia, in tedesco “nostalgie” appunto, è il sentimento che provano i tedeschi da un anno a questa parte perché non possono visitare il loro “Mediterraneo”, ossia il Garda. Lo rivela un’inchiesta del più grande portale germanico che opera sul Garda, “Gardasee.de” dell’imprenditore Hubert Kiebler che opera da Monaco di Baviera ma ha una casa in quel di Bardolino. Kiebler tutti gli anni organizza nella centralissima sede di Eataly di Monaco di Baviera un incontro con i suoi clienti per portare l’immagine del Garda, invita chef e vinicoltori, imprenditori, immobiliaristi e operatori viaggio per una giornata all’insegna della promozione turistica del Brand Garda, sia esso veneto, bresciano e, soprattutto, trentino. Un incontro molto apprezzato nel quale si scambiano idee, affari, ci si conosce e si parla naturalmente del lago di Garda e della vacanza che può offrire in ogni sua sfaccettatura. Ebbene, Kiebler ha promosso una ricerca di mercato tra i suoi clienti, circa tremila persone che per il 99% sono già state in vacanza sul Garda. Il 78% di loro sta già pianificando una vacanza sul lago per il 2021, solamente un 20% è ancora titubante e una piccola parte, il 2% ha invece dichiarato che se ne starà a casa anche quest’anno. Parlando del 2020, solamente il 34% degli stessi intervistati aveva rinunciato a venire sul Garda dopo la prima ondata del virus della Sars Cov 2. Kiebler è molto positivo su questo e si dice convinto che i tedeschi non “tradiranno” il loro lago preferito, qualsiasi sponda decidano di scegliere. D’altronde in meno di quattro ore dalla Baviera si arriva sul lago, la gente ha voglia di muoversi e tornare alla normalità afferma in un’intervista l’imprenditore germanico che parla un ottimo italiano (ci mancherebbe), e si dice convinto che il 2021 sarà senz’altro meglio dell’anno scorso quando si sono registrare circa il 50% in meno di presenze rispetto al 2019. La ricerca, inoltre, ha trovato che l’80% degli intervistati si sposta con la propria automobile, il 7% in camper e il 6% in treno (con la quasi totalità che arriva a Desenzano). Un rimanente 2% si sposta in aereo da Monaco a Verona. Ah, dopo aver “spulciato” le fasce d’età in percentuale Kiebler afferma che il 75% di loro prenota personalmente per contatto diretto o tramite il sito web della struttura.