Coronavirus: il Trentino rimane arancione. Focolaio di “variante inglese” in valle di Fiemme
Il Trentino rimane in zona arancione. L’Rt provinciale è in linea con quella settimana scorsa, pari a 1,23, il più alto in Italia con quello del Molise, segno di come gli scenari della diffusione della pandemia cambino rapidamente. Due settimane fa, come sottolineato dal presidente Maurizio Fugatti, Trentino e Molise erano, al contrario, i due territori con la migliore situazione in Italia. “Oggi – ha sottolineato ancora Fugatti – il dato positivo riguarda il calo dei ricoverati in terapia intensiva. La media settimanale dei ricoveri causati dal Coronavirus però è in crescita. Si è verificata inoltre una situazione di contagio importante e improvviso in valle di Fiemme, in alcune filiali di un istituto di credito, con 16 dipendenti contagiati. La velocità del contagio ha messo in allarme l’Azienda che ha rilevato la correttezza nell’osservanza dei protocolli da parte dell’istituto e che non esclude la possibilità dell’azione di una variante, inglese, o altro, al Covid-19”.
Sempre sulle varianti Pier Paolo Benetollo, direttore generale dell’Apss, ha spiegato che “il dato della maggiore contagiosità della variante inglese, condiviso a livello nazionale, è pari a +39%. La variante inglese però al momento interessa solo una minoranza di contagiati da Covid-19. Se la variante sostituirà man mano il virus originario, la velocità di diffusione del virus non potrà che crescere. Per questo è determinante continuare ad osservare le misure note, mascherina e distanziamento”.
Si è osservato inoltre che il contagio fra minori si sta alzando. Si teme che il virus si possa diffondere anche nelle attività parascolastiche, sportive o simili. Le classi in quarantena attualmente sono 49, non il numero più alto dall’inizio della pandemia, ma comunque in crescita.