Scuola dell’infanzia: attivato un nuovo percorso montessoriano a Riva del Garda
La Giunta provinciale ha approvato l’attivazione di un nuovo percorso educativo montessoriano nella scuola «Giardino d’infanzia» di Riva del Garda.
Si tratta della quinta sezione sperimentale montessoriana della scuola dell’infanzia in Trentino, che si aggiunge alle quattro già attivate nelle scuole equiparate “G. B. Zanella” di Trento, “G. B. Chimelli 1” di Pergine Valsugana, “Madre Maddalena di Canossa” di Lavis e nella scuola dell’infanzia provinciale Rione Sud “Giardino incantato” di Rovereto.
L’accesso alle sezioni sperimentali ad approccio montessoriano è garantito anche ai bambini esterni al bacino di utenza della scuola, con priorità per i bambini che abbiano già maturato una pregressa esperienza educativa di impostazione montessoriana di scuola dell’infanzia sul territorio provinciale, i bambini fratelli o sorelle dei bambini iscritti e frequentanti la stessa scuola l’anno precedente con diritto alla reiscrizione e reiscritti per l’anno entrante, i bambini che abbiano già maturato una pregressa esperienza educativa di impostazione montessoriana documentata, i bambini fratelli o sorelle di bambini con pregressa esperienza educativa di impostazione montessoriana documentata.
L’ammissione dei bambini provenienti da fuori zona di utenza della scuola sarà valutata per fasce chilometriche di vicinanza alla scuola; in via residuale varrà il criterio di maggior vicinanza di età del bambino all’obbligo.
«Sono tre anni che sto seguendo, tramite l’associazione Montessori Alto Garda e Ledro, le vicende riguardanti la scuola Montessori a Riva del Garda -spiega Vittorio Ferraglia, il consigliere comunale a cui si deve la novità- e finalmente l’anno scorso, proprio in occasione del 150° anniversario dalla nascita della celebre pedagogista, è partita, per l’Istituto comprensivo Riva 2, la scuola primaria Zadra al rione Degasperi. Il problema è che per funzionare al meglio, questa ha bisogno di poter attingere a un bacino di bambini già avviati al metodo Montessori. Per questo è stato importante avviare anche la scuola d’infanzia: per dare linfa alla primaria, che diversamente rischiava di trovarsi a corto di alunni».