Niente cerimonie per il carrista arcense medaglia d’oro Bruno Galas
Bruno Galas, il sergente carrista arcense di Varignano caduto durante la terribile battaglia di Bardia in Libia durante il secondo conflitto mondiale, non potrà essere ricordato quest’anno il 3 gennaio prossimo a causa delle disposizioni anti Covid. Il corteo, che tutti gli altri anni ne celebrava l’eroismo e il sacrificio, purtroppo, non potrà svolgersi. Era il gennaio del 1941 quando l’esercito italiano, alleato dei tedeschi opponeva strenua resistenza alle truppe inglesi, allora nemiche nella località libica di Bardia nella Libia orientale. Il 3 gennaio, si diceva, ricorre l’ottantesimo del suo sacrificio ma non sarà possibile farlo con un corteo in sua memoria a causa delle restrizioni imposte dal Governo per arginare la pandemia del virus della Sars Cov 2. Marialuisa Galas, nipote di Bruno ha detto che per non togliere spazi al lavoro dei sacerdoti, impegnati sul fronte delle celebrazioni religiose per decessi causa Covid, facendo celebrare una messa in suo ricordo e onore. Ci sarà tempo più avanti ha detto la nipote, e così sia l’amministrazione arcense, comune dove Bruno Galas nacque, sia quella di Riva, il comune dove ha vissuto, entrambe collaboratrici dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia si recheranno in forma privata sul cippo che ne ricorda il sacrificio in separata sede quando sarà possibile.