“La Alto Garda Impianti non ha più motivo d’esistere”

La Alto Garda Impianti S.r.l., società partecipata con diverse quote dal Comune di Riva del Garda (39,76%), Arco (36,96%%), Nago Torbole (8,98%), Ledro (6,5%), Tenno (5,2%), Dro (1,3%) e Drena (1,3%) con finalità ricerca, produzione, approvvigionamento, trasporto, trasformazione, distribuzione, vendita, utilizzo e recupero nei settori delle energie, del ciclo integrale delle acque e del ciclo dei rifiuti, assunzione di servizi pubblici in genere e lo svolgimento di attività strumentali, connesse e/o complementari a quelle sopra indicate sarà (probabilmente) messa in liquidazione. Numeri e quote a parte, nella prima seduta del Consiglio comunale rivano si prenderà l’eventuale decisione di liquidare in toto la Società, decisione che la nuova giunta rivana prenderà nell’ambito delle partecipate tra cui quella importante di fondere la Lido di Riva del Garda S.r.l. e Lido Immobiliare S.p.A. in un’unica società. Tra le cose da valutare vi è, appunto, quella della messa in liquidazione dell’AGI S.r.l. entro il 2021 che appare scontata. Per il Lido Palace, il cinque stelle lusso nel quale la quota del Comune di Riva del Garda è pari al 51% (il rimanente 49% è privato) il mandato dell’eventuale dismissione dalle quote prevede che l’hotel raggiunga, prima, l’equilibrio economico (perdurare dello stato di pandemia a parte, ovviamente) e finanziario che le permette di valorizzare al meglio l’investimento pubblico. Tra le cose che dovranno essere approfondite anche l’area circostante l’esercizio alberghiero e i lavori di riqualificazione dell’area Palacongressi. Il tutto ovviamente dopo l’iter istruttorio necessario ad acquisire tutte le informazioni e gli atti necessari per trovare l’accordo con Trentino Sviluppo S.p.A. il socio pubblico di Lido di Riva e Immobiliare. * Dati al 29/5/2017