Circonvallazione, ex Pavese e Polo culturale a Castel Penede per Nago Torbole
Gli obiettivi principali dell’amministrazione targata Gianni Morandi, il sindaco di Nago Torbole, sono essenzialmente tre: una circonvallazione che bypassi Torbole, un Polo culturale in quel di Castel Penede che sta regalando giorno dopo giorno sempre più “tesori” culturali grazie agli scavi della Soprintendenza e dell’Università e, formalmente dare una soluzione all’annosa questione legata alla ex colonia pavese nell’omonimo parco torbolano. I prossimi cinque anni del secondo mandato Morandi, dunque, saranno fondamentali per arrivare a chiudere un cerchio iniziato con il primo mandato Morandi, quinquennio nel quale sono state poste le linee guida che oggi faranno da indicazioni per portare a termine quanto iniziato nel 2015. Il tutto è contenuto nel Documento unico di programmazione che riassume la volontà di portare a termine quanto previsto senza divisioni o protagonismi vari tra gli amministratori pubblici, bensì con un unico scopo, l’unione d’intenti per il bene comune. La circonvallazione di Torbole porterà via il traffico dal centro, zona nella quale potranno trovare spazio la pista ciclabile sul sedime della statale, collegamenti con mezzi elettrici su via Europa per mettere in comunicazione Nago e Torbole in tempi rapidi, la riqualificazione della zona di S. Rocco in contemporanea al collegamento col nuovo Polo scolastico, al centro storico di Nago e verso il Baldo. E, ovviamente, tanti parcheggi alle biciclette e un interrato per le auto in Conca d’Oro da dove partirà una strada per raggiungere la zona delle Busatte, oltre ad una nuova spiaggia. Castel Penede ed ex Colonia pavese: sede ideale di un Polo culturale e storico dove, se possibile, realizzare un parco archeologico il primo e realizzazione di bagni, docce, spogliatori nell’ex Colonia ferma da anni per farne sede di circoli velici e associazioni sportive, mentre il piano superiore potrebbe essere destinato ad eventi o manifestazioni dove, grazie all’ampia vista panoramica sul lago troverebbero ideale collocazione. Poi il Documento programmatico contiene le altre linee guida come l’illuminazione pubblica da potenziare e riqualificare, le attività culturali e sportive da implementare e sostenere, la valorizzazione del patrimonio naturalistico del Baldo grazie ad un’attenta valorizzazione dei suoi sentieri, il recupero del DKW dal fondo del lago, il recupero dell’edilizia abitativa esistente, il ripristino della fontana di Nago e annesso lavatoio, il recupero dell’ex sede delle penne nere, la sistemazione di via Strada Granda con la realizzazione di una piazzola d’atterraggio per l’elisoccorso. Una sfida, insomma da portarsi a termine nonostante l’attuale pandemia mondiale limiti le azioni di tutti.