È morta Maria Fede Caproni, figlia del Pioniere dell’Aeronautica

È morta questa mattina nella sua casa di Roma Maria Fede Caproni di Taliedo, 84 anni, figlia di Gianni Caproni, il pioniere dell’Aeronautica nato a Massone di Arco.
Non più tardi di ieri pomeriggio aveva ricevuto il premio “Gianni Caproni”, assegnato dal Comune di Arco. «Pochi come Maria Fede – ha detto la Funzionaria delle attività Culturali del Comune di Arco Giancarla Tognoni nel corso della cerimonia – si sono impegnati nella ricostruzione della memoria, a livello nazionale e internazionale, di ciò che suo padre ha fatto nel corso della vita. Fondamentale, la sua figura, anche per lo sviluppo della collezione del Museo Caproni di Trento». A ritirare il premio, in vece della sorella, il fratello Conte Umberto Caproni.
Maria Fede Caproni era legata a filo doppio con la città che aveva visto natali del padre. Sempre in contatto con la sua Arco, voleva essere costantemente aggiornata su quanto accadeva in ambito culturale e sociale. Amava trascorrere le estati nella casa colonica in località Carobbi, e una delle sue ultime visite è stata dieci anni fa in occasione del cinquantesimo della morte del padre, quando il Comune di Arco organizzò degnamente la ricorrenza con manifestazioni, libri e mostre.
Il funerale sarà celebrato mercoledì 8 novembre alle ore 11 nella Basilica di San Lorenzo in Verano a Roma e una delegazione del Comune di Arco, guidata dallo storico Romano Turrini, parteciperà alla celebrazione.
Un messaggio in suo ricordo è stato inviato dall’Onorevole arcense Mauro Ottobre. Da quando si trova a Roma per motivi politici aveva avuto modo di conoscerla bene ed aveva instaurato con lei un rapporto di amicizia.
«Questa mattina – scrive Ottobre – sono stato contattato da Gianni Armani, presidente Nazionale di Anas, il quale mi ha comunicato la triste notizia della scomparsa di sua madre, Maria Fede Caproni di Taliedo, figlia di Gianni Caproni.Tanti i ricordi personali che mi legano alla sua persona, in particolare quando mi contattò lei stessa, qualche anno fa: era estremamente orgogliosa e felice del fatto che un cittadino della sua Arco era diventato Onorevole della Repubblica Italiana. Da quel momento in poi mi ha accolto come un figlio, mettendomi immediatamente in guardia sulle insidie della Capitale e dei suoi “salotti”.
Circa tre anni fa, in un pranzo a casa sua alla presenza dell’allora Capo di Stato Maggiore Pasquale Prezioso, gli comunicai la volontà di istituire un Premio “Città di Arco” in nome di suo padre, Giovanni Battista Caproni, celebre imprenditore, ingegnere e pioniere dell’aeronautica. Lei espresse, senza tentennamenti, un nome per il primo premio: si trattava dell’astronauta Samantha Cristoforetti, premiata lo scorso 27 ottobre al Casinò di Arco in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Gianni Caproni.
Numerose le sue conoscenze romane, fatte di personaggi noti e meno noti ma intramontabile il suo ricordo e il suo affetto per la città di Arco, per i castagni di Carobbi e per le passeggiate in gioventù con il padre. Ogni domenica, infatti, Caproni era solito portare i figli nei boschi, parlando di botanica e interrogandoli in tre lingue straniere. Anche il marito, il senatore Armani, si è speso in prima persona per la nostra città e la nostra Comunità: se la frazione di S.Giovanni al Monte dispone della corrente elettrica, lo deve proprio a lui. Benché vivesse a Roma, con la scomparsa di Maria Fede Caproni se ne va anche un pezzo di storia della città di Arco».
“Il Trentino perde una donna di grande cultura, raffinata conoscitrice della storia dell’aviazione, che ci lascia in eredità quella stupenda intuizione che è il museo dell’aeronautica di Trento”. Con queste parole il presidente Ugo Rossi, a nome della Giunta provinciale e in particolare dell’assessore alla cultura Tiziano Mellarini, ricorda la figura della contessa Maria Fede Caproni di Taliedo, i cui funerali si terranno mercoledì presso la Basilica di San Lorenzo al Verano in Roma. “La competenza e l’entusiasmo con i quali ha dedicato la vita alla valorizzazione della figura del grande pioniere trentino dell’aeronautica Gianni Caproni, erano ampiamente conosciute e apprezzate – prosegue il governatore – ed è stato anche attraverso l’impegno e il nome della contessa Maria Fede Caproni che il museo è diventato un punto di riferimento non solo nazionale ma internazionale”.