Coronavirus: nelle RSA del Trentino attualmente positivi 157 operatori e 258 ospiti

Redazione19/11/20203min
coronavirus ospedale 2

Francesco Fantini, sindaco di Bedollo, e Alessandro Santuari, sindaco di Baselga di Pinè: due comuni vicini, entrambi classificati “zona rossa”. Sono stati loro ad aprire la conferenza stampa Per i consueti aggiornamenti sul Coronavirus in Trentino.
Un grazie ai sindaci per il loro comportamento responsabile è stato espresso dal presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti e dall’assessore alla salute Stefania Segnana.


“La collaborazione con voi, che siete in prima linea, è essenziale, perciò vi ringrazio per quanto state facendo per le vostre comunità e quindi per tutto il Trentino” ha detto Fugatti, che ha ricordato l’impegno di Cembra e di alcuni comuni della val di Fassa nella prima ondata di pandemia.
Per quanto riguarda i rapporti a livello regionale, Fugatti ha ricordato di essersi sentito con il presidente altoatesino Arno Kompatscher. “Ricordo che dalla Provincia di Bolzano non sono arrivaTe finora richieste ufficiali di messa a disposizione di medici al Trentino – ha sottolineato Fugatti, anche con riferimento ad una notizia diffusa oggi dai media locali – ma ribadisco che la nostra disponibilità nei confronti in particolare dell’Alto Adige e anche del Tirolo è massima. Domani ci sarà una Conferenza delle Regioni con i ministri Boccia e Speranza in cui si parlerà dei parametri stabiliti per classificare le regioni in base allo stato del contagio, il cosiddetto Rt. Ad oggi non abbiamo notizie riguardanti eventuali modifiche per il Trentino. La pressione dei pazienti Covid negli ospedali sta crescendo, ma grazie alle capacità del personale medico-sanitario il sistema tiene. Questo però è uno degli indicatori che viene utilizzato dal Ministero ”.
In quanto alle Rsa, dal 1° di settembre il totale degli operatori contagiati è 398, mentre attualmente i positivi sono 157. Per quanto riguarda gli ospiti, 509 i contagiati, sempre dal 1° settembre, 258 quelli attualmente positivi.
Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Apss ha spiegato che l’attenzione ora si concentra anche sui nuclei familiari. Essendosi diradate le occasioni di incontro fuori dall’ambito familiare, prevenzione e contact tracing sono molto focalizzate in quei contesti. L’obiettivo in sede nazionale è trovare il prima possibile i sintomatici – in Trentino si lavora anche sugli asintomatici – al fine di bloccare quanto prima possibile la diffusione del contagio.

Ed ancora. Per quanto riguarda il progetto altoatesino dei tamponi che verranno effettuati “a tappeto”, il Trentino lo osserverà con attenzione riservandosi di valutare con il mondo scientifico se procedere eventualmente in quella direzione. “L’esperienza – ha ricordato Fugatti – è simile a quella sperimentata su scala più ridotta in Trentino con alcuni comuni della val di Fassa, nel corso della prima ondata. All’interno della task force ragioneremo se sviluppare un’iniziativa analoga nei comuni attualmente in zona rossa, che fortunatamente per ora sono solo tre”.

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