La bonifica dell’ufficio del sindaco a Palazzo Pretorio ulteriore terreno di scontro
La decisione del sindaco Cristina Santi di procedere ad una “bonifica” ambientale del suo ufficio di Palazzo Pretorio a Riva del Garda ha scatenato la reazione dell’ex primo cittadino Adalberto Mosaner. Per Mosaner, che oggi siede sui banchi dell’opposizione, si tratta di un’offesa senza mezzi termini, una decisione che vìola ogni logica nei confronti di chi ha amministrato Riva del Garda per tanti anni.
Affermazione per la quale arriva pronta la replica del sindaco Cristina Santi, la quale afferma come Mosaner, non appena insediato, fece cambiare nel 2010 tutti i mobili dell’ufficio per una somma superiore ai 10.000 euro, cifra che stride in confronto ai 1.400 della determina con la quale lei ha autorizzato la bonifica ambientale. Una “prassi” tra l’altro che viene svolta nel rispetto di chi pone al sindaco questioni spesso personali. La protezione della privacy di chi chiede e ottiene un colloquio col primo cittadino e che, giustamente, non deve far sapere a terzi le sue cose. La bonifica ambientale viene spesso fatta in uffici direzionali delle amministrazioni pubbliche, dunque per Cristina Santi la polemica è “speciosa”, ossia un’argomentazione che ha solo un’illusoria e inconsistente apparenza di validità.