La manovra di Bilancio 2021-2023 del Trentino vede oltre il Covid: ecco tutte le fasi
Riorientare il sistema trentino, fronteggiando giorno per giorno le emergenze poste dalla pandemia ma anche “alzando lo sguardo”, per definire traiettorie di sviluppo della società e dell’economia locale all’interno dei più ampi processi di transizione al green e al digitale, che sappiano cogliere le trasformazioni in atto, comprese quelle conseguenti al Covid-19. E’, questo, uno degli obiettivi strategici posti dal Bilancio provinciale 2021-2023, che vuole gettare le basi per la ripresa economica del Trentino. L’altro obiettivo strategico, complementare al precedente, è sostenere la Finanza provinciale, nonostante la diminuzione delle entrate fiscali dovuta ad un -10,2 % del Pil nel 2020, attivando tutte le fonti esterne al territorio: risorse europee, statali e private. “Per il 2021 le risorse complessive ammontano a 4.408,8 milioni di euro – ricorda il presidente Maurizio Fugatti, che ha presentato la manovra agli organi di informazione assieme agli assessori Achille Spinelli, Roberto Failoni e Mirko Bisesti. – Questa è la ‘base’ da cui partire per gestire le competenze riconosciuteci dall’Autonomia ma anche per far fronte ai maggiori oneri connessi al Covid-19, in particolare nel settore della scuola, della sanità e dei trasporti. Per superare questa fase e avviare un nuovo ciclo espansivo, al netto degli andamenti della pandemia, è necessario pertanto un eccezionale sforzo di coesione da parte di tutti gli elementi del sistema-Trentino”.
Situazione e misure avviate nel 2020
La manovra di Bilancio adottata dalla Provincia, naturalmente, ha alle spalle una serie di azioni straordinarie già avviate quest’anno, dopo l’inizio dell’emergenza generata dal Coronavirus. Fra queste, nella prima fase:
– il sostegno alla liquidità delle imprese, attraverso il Protocollo siglato con le banche territoriali e i Confidi, che ha avviato operazioni che hanno già interessato complessivamente circa 5000 operatori economici per oltre 400 milioni di euro. Tenendo conto delle domande raccolte l’obiettivo è arrivare a 500 milioni;
– le misure urgenti per il sostegno delle famiglie, dei lavoratori e dei settori economici (fra cui il posticipo del versamento della prima rata Imis);
– la legge “Riparti Trentino”, contenente un ampio ventaglio di interventi per sostenere il reddito dei lavoratori sospesi dal lavoro e aiutare le imprese a superare questa fase, compresi gli effetti provocati dal lockdown (circa 150 milioni di euro).
A ciò è seguito l’assestamento di Bilancio, orientato da un lato a coprire le minori entrate previste in seguito alla crisi, e dall’altro a garantire la possibilità di realizzare nuovi investimenti, in chiave espansiva, ed a rinforzare l’offerta nei servizi più colpiti dalla pandemia, in primo luogo scuola e sanità .
Per quanto attiene ai rapporti finanziari con lo Stato nel 2020, il ristoro per la perdita di gettito dovuta al calo del pil ammonta a 380 milioni di euro, a cui si sommano i trasferimenti statali previsti a copertura delle nuove spese generate dal Covid, per 117 milioni circa. Un ulteriore elemento da considerare è rappresentato dagli aiuti diretti erogati a cittadini e imprese come la cassa integrazione, i crediti di imposta e così via.
La manovra di Bilancio 2021-2023
Con i circa 4.400 milioni di euro stimati, e fermo restando il concorso agli obiettivi di finanza pubblica nazionale, la Provincia si fa carico di finanziare l’ingente mole di competenze legislative e amministrative che le sono state trasferite e delegate nel tempo: dalla scuola alla sanità, dal welfare agli aiuti alle imprese, dai trasporti alla gestione delle infrastrutture e così via.
La manovra si propone di avviare un processo volto a:
– accrescere la selettività e l’efficacia degli incentivi alle imprese, favorendo la crescita della competitività, l’ innovazione, l’internazionalizzazione;
– semplficare e rendere più eque le politiche in favore della famiglia, anche alla luce delle misure varate dallo Stato;
– valutare ed implementare possibili miglioramenti da apportare al sistema di finanziamento degli Enti locali, in particolare per il sostegno di specifici servizi, in relazione alla capacità di autofinanziamento dei Comuni.
Fonti di finanziamento esterne
Nell’ambito delle fonti di finanziamento esterne, da cui derivare nuove risorse da immettere nel sistema, è previsto il “lancio”, anche con il supporto di Cassa del Trentino, di tre specifici fondi – Fondo crescita (multicomparto), Fondo Immobiliare (per la rigenerazione urbana) e Fondo Alberghi – con il coinvolgimento di investitori qualificati (CDP, Laborfonds, Invimit) ma anche dei singoli risparmiatori.
Sempre per quanto riguarda la mobilitazione di risorse esterne alla finanza provinciale, le fonti principali individuate dalla manovra di Bilancio sono le seguenti:
– Recovery Fund: sono state trasmesse al Governo 32 proposte progettuali per un volume complessivo di 2.033 milioni, a cui si aggiungono interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico e per la “transizione verde” per complessivi 165 milioni;
– Indebitamento: la leva del debito sarà utilizzata per il finanziamento di opere pubbliche, già programmate e da programmare, in relazione agli eventuali ulteriori spazi di debito assegnati alla Provincia a valere sul Recovery Fund o ricavabili sul bilancio provinciale;
– Fondi strutturali 2020-2027: dalle prime stime il volume di risorse di provenienza europea per la programmazione provinciale è pari indicativamente a 200 milioni, inclusa la quota a carico della Provincia. A ciò si aggiungono le risorse previste sul PSR;
– Finanziamenti statali ed europei: si fa riferimento qui a specifici fondi nazionali, come avvenuto per i 120 milioni assegnati alla Provincia per la realizzazione di progetti di investimento in vista delle Olimpiadi 2026.
– Poste arretrate con lo Stato, per le quali la Provincia ha in corso la trattativa con il Governo.
Principali novità previste dalla manovra
Fra le principali novità contenute nella manovra di Bilancio 2021-2023 abbiamo:
– agevolazioni tributarie: si rivedono alcune agevolazioni e si recuperano risorse da destinare ad interventi mirati in favore di imprese e cittadini. In particolare, l’addizionale regionale all’Irpref resterà a zero per redditi fino a 15mila euro; verranno invece riviste alcune agevolazioni relative all’Irap (conferma aliquota base ridotta al 2,68%; conferma aliquota zero per le nuove imprese; aliquota 1,5% per imprese che incrementano l’occupazione di almeno il 5% e di almeno 1 unità), mentre per quanto riguarda l’Imis le agevolazioni restano invariate;
– Misure per favorire l’avvio della stagione turistica invernale: a causa delle incertezze relative alla stagione turistica, si prevede la possibilità di concedere contributi a parziale ristoro dei costi sostenuti dagli operatori economici per l’innevamento programmato; prevista inoltre la concessione di contributi agli operatori economici che assumono, entro il 31 dicembre 2020, per la stagione invernale 2020-2021, un numero di dipendenti adeguato rispetto a quello dei dipendenti assunti nell’anno 2019;
– Settore termale: si prevede la concessione di contributi a favore degli operatori del settore termale a parziale copertura della perdita di fatturato subita nei primi nove mesi dell’anno 2020;
– Fondo per lo spettacolo: viene riproposto anche per il 2021 un fondo a sostegno degli operatori economici e degli artisti del mondo dello spettacolo;
– Misure nel settore finanziario per sostenere lo sviluppo del sistema economico locale: per favorire il rafforzamento del sistema creditizio provinciale, è prevista l’acquisizione di quote di partecipazione del capitale sociale detenute da altre pubbliche amministrazioni nella società Mediocredito Trentino-Alto Adige spa (22 milioni); la Provincia promuoverà inoltre la partecipazione di imprese e cittadini al finanziamento di infrastrutture strategiche provinciali, anche attraverso la costituzione di appositi strumenti finanziari, nel rispetto della normativa nazionale in materia (bond provinciale);
– Long term care: prevista la concessione di contributi per favorire l’adesione a forme assicurative che garantiscano una rendita in caso di non autosufficienza;
– Canoni ambientali: ampliate le tipologie di interventi a cui possono essere finalizzati i canoni ambientali versati dai concessionari delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico, includendo anche progetto che hanno effetti positivi sul paesaggio;
– Aree produttive: ridotte le sanzioni connesse al mancato assolvimento degli obblighi di edificazione in capo agli assegnatari di aree produttive;
– Semplificazione: previsti infine nuovi interventi per la semplificazione degli adempimenti burocratico-amministrativi.
Proseguiranno inoltre gli impegni già assunti, fra cui quelli riguardanti l’attualizzazione dell’assegno unico (maggiorato del 15% alla voce “sostegno al reddito”), la realizzazione delle opere pubbliche già finanziate e la conclusione dei bandi già avviati per i diversi settori economici (170 milioni).