Gli studenti e l’idea di un nuovo lockdown
L’idea di un nuovo possibile lockdown crea numerose divergenze tra noi studenti: c’è chi vorrebbe rimanere nella situazione attuale, tra i banchi e le mascherine, in presenza ma allo stesso tempo con numerose rigorose restrizioni da rispettare attentamente, e chi preferirebbe fare lezione da casa, tra una bevanda calda e l’altra e nella tranquilla monotonia di casa, magari distogliendo un po’ l’attenzione in favore di attività (forse) più interessanti.
Nel primo caso, gli studenti che sostengono la scuola in presenza, hanno bisogno di essere sul posto per recepire al meglio le nozioni illustrate dagli insegnanti e vogliono essere seguiti maggiormente, senza uno schermo che separi loro dai professori e, in qualche modo, dalla realtà. Riescono a seguire meglio le spiegazioni e a prendere meglio gli appunti, oltre a sentirsi più preparati per eventuali verifiche; si curano dell’emergenza di coronavirus, ma finché tutti rispettano le disposizioni nazionali e provinciali e la situazione non degrada in maniera incontrollata, non ritengono necessaria una chiusura totale delle attività e degli istituti scolastici.
Al contrario, gli alunni appartenenti al secondo gruppo citato preferirebbero che venisse applicata la Didattica a distanza (Dad), alcuni per ragioni prettamente scolastiche, altri per la paura del virus stesso, altri ancora per… fini meno educativi e più legati ai propri interessi personali. È bene specificare che coloro che vorrebbero tornare a questo sistema… per scopi personali sono in numero nettamente maggiore: a loro piace alzarsi più tardi del solito e fare colazione senza alcuna fretta, stare più rilassati durante le lezioni ma allo stesso tempo dedicare il proprio tempo in maniera poco intelligente o educativa, seguendo solo parzialmente la spiegazione degli insegnanti, senza preoccuparsi delle loro valutazioni anche nell’ambito della condotta.
Dopotutto, l’idea di un nuovo lockdown può far storcere il naso ad alcuni di noi, come potrebbe essere una scelta sostenuta da altrettanti altri. Personalmente, comunque vada non importa più di tanto, ma ciò che conta davvero è stare bene, in attesa che il virus si attenui, e l’impegno costante che è necessario mettere in qualunque ambito, al fine di raggiungere il proprio traguardo nel futuro prossimo.
(Alternanza scuola lavoro liceo “Maffei” – Alessandro Licitra)