“Buona la prima” per l’arte madonnara a Riva del Garda

Redazione08/09/20203min
MADONNARI Vicini_01
MADONNARI Bottoli_02
MADONNARI Bottoli_01
MADONNARI Pillan_01
MADONNARI Vicini_02
MADONNARI Pillan_02

Un evento insolito e suggestivo ha animato per tutta la giornata di domenica 6 settembre piazza della Costituzione a Riva del Garda: una performance di arte madonnara dei maestri Mariano Bottoli, Federico Pillan e Michela Vicini, tra i più quotati del panorama internazionale, vincitori delle ultime edizioni dell’Incontro nazionale dei madonnari di Grazie di Curtatone, il più antico e il più importante concorso del settore.


«Quella di domenica 6 settembre -si legge sulla pagina Facebook del Museo dei Madonnari- è stata la prima pagina di un progetto che intende unire queste realtà museali nel segno dell’arte madonnara».
I tre grandi dipinti realizzati dai Maestri sono liberamente ispirati al «Kennst du das Land» di Goethe, un breve canto nel quale la protagonista, la piccola Mignon, evoca con nostalgia la sua Italia. I temi della natura florida, della statuaria classica e del paesaggio montuoso e fantastico sono stati reinterpreti alla maniera madonnara con dipinti originali ideati ad hoc per questo evento. I dipinti sono stati realizzati rigorosamente a terra ma su tela e non, come tradizione, sul pavimento stradale. Questo permetterà al Museo di conservare e valorizzare le opere in spazi dedicati.

Il progetto, nato da un’idea del direttore dei Tiroler Landesmuseen Peter Assmann, accolto con entusiasmo dal Comune di Riva del Garda, vede la collaborazione del Museo comunale dei madonnari di Grazie di Curtatone con il coordinamento della direttrice, la storica dell’arte Paola Artoni. Alla performance sono intervenuti alcuni componenti dell’Amministrazione comunale,
il sindaco del Comune di Curtatone, la direttrice del Museo comunale dei madonnari Paola Artoni, infine per il Tiroler Landesmuseen il direttore dei Peter Assmann.
L’arte effimera per celebrare il tema del viaggio in Italia e il paesaggio sognato: una connessione che ha legato il Museo Alto Garda di Arco e Riva del Garda e il Ferdinandeum di Innsbruck, dove sono allestite rispettivamente le mostre «L’invenzione del paesaggio da Goethe in poi» e «Il viaggio in Italia di Goethe. Omaggio a un paese che non è mai esistito».

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