I lupi sbranano un asino nella Malga della famiglia Rigatti sull’Altissimo di Nago
Un asino sbranato certamente da carnivori è l’episodio al vaglio della Forestale che darà la risposta definitiva, ma è quasi certo che la povera bestia sia stata assalita e divorata da alcuni lupi presso la Malga della famiglia Rigatti sull’Altissimo di Nago. La preoccupazione nelle malghe è salita di livello e ora gli allevatori paventano l’idea di tornare a valle prima del tempo previsto. La questione dei lupi è stata messa all’attenzione della Provincia di Trento, in particolare del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per l’intensificarsi degli attacchi dei carnivori ai danni del patrimonio zootecnico provinciale. Il governatore Fugatti si è detto molto preoccupato anche perché, oltre agli attacchi al bestiame, c’è una “confidenza” di troppo con i lupi.
Tornando all’episodio accaduto nella località nota come “Busa del Paròl” ai “Prati di Nago” ai piedi del Monte Altissimo, anche se le mucche sono tornate logicamente a pascolare ma nella vicina Malga Campèi, la preoccupazione è altissima. Si temono, infatti, nuovi attacchi ai capi di bestiame con le conseguenze facilmente immaginabili. Che si tratti di uno o due lupi lo conferma Mario Mazzoldi, già amministratore comunale di passate legislature, albergatore e ristoratore di Nago che è un esperto del settore della caccia essendo presidente della locale sezione di Nago Torbole. Il monitoraggio costante della presenza della fauna selvatica è tra le sue attività quotidiane ed anche dei cacciatori della locale Sezione, dunque non è certo da mettere in discussione. Per Mazzoldi il lupo oggi non è più un “solitario” ma trova in un’altra coppia o in un branco addirittura “man forte” nell’attaccare il bestiame. Fatto questo del quale se ne sta occupando la Forestale.