Trentino e Matera: un gemellaggio all’insegna di De Gasperi

Redazione24/07/20204min
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Il Trentino e Matera, la “città dei Sassi” Patrimonio dell’umanità Unesco e Capitale della cultura 2019, unite da un Patto di gemellaggio all’insegna di Alcide De Gasperi, il grande trentino e grande italiano che nella sua veste di presidente del Consiglio avviò nei primi anni 50 il recupero – e il riscatto dalla povertà – della città lucana. La sottoscrizione è avvenuta giovedì 23 luglio, negli spazi del Cine Teatro Guerrieri di Matera, alla presenza del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, del sindaco e di numerose altre autorità in rappresentanza anche del Comune di Trento, che ha contestualmente sottoscritto con Matera un Patto di amicizia. A 70 anni esatti dalla prima storica visita alla città di De Gasperi, nel luglio del 1950, il legame fra queste due terre dunque si rinnova. Ma è un legame che non nasce oggi, ha ricordato il vicepresidente della Provincia: già nel 2014, anno in cui cadeva il sessantesimo anniversario della morte di Alcide De Gasperi, era stata approvata una mozione della Provincia autonoma di Trento per la realizzazione di un gemellaggio con la Basilicata e la città di Matera, avviando un percorso che è giunto oggi al suo compimento, segnando al tempo stesso una sorta di “nuovo inizio”. Nel frattempo si sono succedute in questi anni molte iniziative, in parte legate a De Gasperi, come l’inaugurazione del monumento realizzato dall’artista trentino Othmar Winkler, in parte con l’intenzione di valorizzare anche altri aspetti che il Trentino e Matera hanno in comune, fra cui, lo scorso ottobre, la convention nazionale della cooperazione sociale. Al termine della mattinata si è svolta l’inaugurazione della mostra fotografica che documenta le visite di De Gasperi e dell’allora ministro Emilio Colombo a Matera.
Un percorso che ha visto proprio De Gasperi, il grande statista originario di Pieve Tesino e padre dell’Autonomia del Trentino Alto Adige, protagonista assoluto, per le risorse che mise a disposizione non solo per il risanamento dei famosi Sassi, che caratterizzano in maniera fortissima il centro storico di Matera, ma anche per il rilancio del territorio circostante e in generale di tutto il Sud d’Italia, con decisioni fondamentali come la Riforma agraria e la Cassa del Mezzogiorno. Anche De Gasperi, ha detto Tognon, era un “uomo del Sud”, perché il Trentino era il Sud dell’Impero autroungarico. Non solo: come ricordato dal vicepresidente della Provincia autonoma, anche il Trentino uscito dal Secondo Dopoguerra aveva alle spalle un passato di povertà ed emigrazione, e di fronte un presente incerto, un futuro tutto da costruire. Grazie alla storia e ai progressi della cooperazione, e grazie soprattutto all’Autonomia speciale, originatasi dalla firma dell’accordo di Parigi fra De Gasperi e il ministro degli esteri austriaco Karl Gruber, anche per i trentini iniziò una stagione nuova, che ha condotto a tagliare traguardi importanti, in termini di benessere, di qualità della vita e dell’ambiente, ma anche di capacità gestionali e decisionali. La grande occasione che i due territori hanno oggi di fronte è quella di passare da una visione meramente nostalgica dell’ispirazione politica degasperiana a quanto di buono essa può ancora contenere per guardare con coraggio al futuro, nella consapevolezza che la crescita e lo sviluppo nascono dal confronto e scaturiscono dalle alleanze tra territori e città.
L’amicizia fra il Trentino e Matera continua.

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