Dro-Drena: il perché di “Alto Garda” spiegato da “Cantiere Civico Democratico con Fravezzi”
Il direttivo Politico del “Cantiere Civico Democratico con Fravezzi” ha inviato un lungo comunicato in merito alla fusione dei comuni di Dro e Drena.
“-Incontriamoci e condividiamo-: con questo slogan i 2 sindaci di Dro e Drena, Vittorio Fravezzi e Tarcisio Michelotti, hanno voluto incontrare in questo scorcio di agosto i loro concittadini. Si sono confrontati apertamente ed hanno offerto e ricevuto da tutti coloro che hanno partecipato ragionamenti e stimoli interessanti rispetto al percorso che porterà, dopo un anno di gestione associata imposta, alla fusione libera dei due comuni.
Nel corso di tali incontri si è avuta ulteriore conferma che le aspettative e le potenzialità della fusione tra i comuni di Dro e Drena erano già ben note e condivise già nel maggio dello scorso anno, quando a grandissima maggioranza i cittadini convintamente votarono SI’ e la fusione non si realizzò solo perché il quorum non fu raggiunto per 113 voti!
La discussione continuerà nei prossimi incontri informativi con la popolazione ed andrà allargata e completata affrontando questi temi.
Oggi però – leggendo alcuni interventi sui media – pare che qualcuno se ne sia dimenticato e più che sui contenuti si soffermi sul nome del nuovo Comune.
“ALTOGARDA” è infatti il nome nuovo proposto, scelto e condiviso nelle varie assemblee come comun denominatore per la nuova realtà che sta per nascere e che non andrà a cancellare i toponimi di Dro, Drena, Ceniga e Pietramurata; infatti questo nome ha la forza di unire le comunità senza andare a cancellare la loro storia identitaria ed i loro usi e costumi. Consideriamo la scelta del nome assolutamente idonea, in quanto identifica lo scopo della scelta, e siamo certi che i nostri concittadini la confermeranno nel referendum nel prossimo inverno.
Interessante ed inclusivo, il nome appare adeguato soprattutto perché rispetta “l’identità attuale” di tutti noi che abitiamo le 4 comunità;
perché – pur orgogliosi della nostra storia – abbiamo scelto di guardare avanti e non indietro;
perché tante sono le località da cui provengono i nostri attuali concittadini, italiani e stranieri, che hanno scelto non la storia della nostra zona ma il territorio a loro avviso più vicino alle loro esigenze, per viverci e farci vivere i propri figli.
Questa dovrebbe essere la logica, vista anche la continua crescita della popolazione, per altro sempre più giovane.
Inoltre per un territorio ad altissima vocazione turistica, perché dire no ad un nome che calàmiti sul nostro Comune l’attenzione dei tanti e diversi possibili visitatori?
Non solo i turisti naturalmente, ma tutti i residenti della Comunità di valle Alto Garda e Ledro, potranno godere delle bellezze naturali e dei servizi che la nuova realtà comunale propone, allargando a beneficio di tutti le potenzialità già presenti su Riva ed Arco, straordinari “balconi” sul lago ormai saturi.
Non siamo Roma o Atene, dove si va a cercare la storia!
Oggi, ambiente, agricoltura, sport, cultura, turismo, servizi sono piuttosto il nostro dna, sono il nostro futuro e dobbiamo valorizzarli al massimo.
Come non vedere le tante proposte, offerte, opportunità che sono dentro il cuore dei nostri paesi di Ceniga, Drena, Dro, Pietramurata un’ offerta turistica che nulla ha da invidiare ai vicini comuni che con noi sono parti della stessa Comunità.
Abbiamo sul nostro territorio:
il prezioso ed antichissimo castello, l’antica chiesetta di S.Sisinio appena restaurata, la torre Guaita anch’essa riportata alla luce dopo tanto tempo, l’area naturale delle Marocche con il fiume Sarca.
ma anche la pista di motocross conosciuta a livello mondiale, il Brento, meta di amanti del base jumper di tutto il mondo, le famose pareti zebrate per l’arrampicata, una lunga ciclabile che si snoda fra boschi e Marocche;
una squadra di calcio che porta già il nome di Alto Garda di serie D;
ed una società di ciclismo che va formando anno dopo anno da ben 50 anni il più ricco vivaio di atleti del Trentino.
Non va tutto ciò anche a beneficio dei comuni vicini?
Siamo infatti l’entroterra privilegiato a nord del lago, “luogo” aperto, accogliente ed includente, su cui sia i turisti che gli abitanti della Busa potranno trovare svago e ristoro. Rientriamo dunque a pieno titolo nella geografia dell’Alto Garda e Ledro e nessuno si deve scandalizzare o sentirsi defraudato, perché non sottraiamo niente a nessuno, ma piuttosto contribuiamo a completare ed arricchire l’offerta e l’ immagine del territorio.
Infine, se sapremo stare uniti e collaborare senza inutili campanilismi, potremo diventare il “luogo” in cui chi avrà fantasia e voglia di fare, potrà esprimersi e trovare nuove opportunità di lavoro. Tutti coloro che vi abiteranno, dai più giovani ai più anziani, tutti coloro che vorranno continuare a guardare avanti, avranno la possibilità di aprirsi a nuove conoscenze ed incontri stimolanti. Perché la cultura di ciascuno di noi si può arricchire ogni giorno studiando, certo, ma anche frequentando chi proviene da territori diversi e confrontandoci con chi è “altro ” da noi”