Il portico medievale di Stranfora ad Arco è salvo
Oltre mille firme raccolte tra i residenti di Arco in poche settimane hanno detto “No”, il portico medievale di Stranfora non si vende. E così l’amministrazione comunale che lo aveva messo all’asta al miglior offerente, alla fine ha capitolato alla volontà popolare affidandolo alle cure del Comitato “Amici del porteghèt” coordinato da Ivo Tamburini. La vicenda, va ricordato, si “trascinava” da un trentennio e si conclude nel migliore dei modi per quanti hanno combattuto e firmato affinché il portico resti patrimonio dei cittadini. Una vittoria che vede la soddisfazione dei due consiglieri d’opposizione Ravagni e Todeschi i quali, dai banchi del civico consesso, più volte avevano “tuonato” contro l’operazione che l’amministrazione comunale voleva portare a termine, ossia la vendita a privati. E ora via alle idee che dovranno riportare all’antico splendore, valorizzandolo, quell’angolo di uno dei rioni storici di Arco, carico appunto di storia e tradizione. Idee che non mancano di certo, è stato detto, e che ora finalmente potranno essere prese in esame. La Porta Stranfora mette in comunicazione via della Fossa con l’antico quartiere medievale di Arco e la strada che poi conduce al castello di Arco, e presenta ancora ben visibili gli apparati che permettevano al ponte levatoio di alzarsi ed abbassarsi permettendo l’ingresso, o l’uscita dalle antiche mura del nucleo storico medievale.