Malore al negozio di edilizia, muore un arcense di 74 anni. In isolamento gli operai che l’hanno soccorso

Redazione28/04/20203min
20200428_DSC7264 arco malore mortale da carini edilizia per tarcisio andrighi di 74 anni
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Malore mortale per un uomo presso il negozio Carini Edilizia di Arco nella mattina di martedì 28 aprile, dove si era recato per acquistare alcuni materiali.
Si tratta di Tarcisio Andrighi di 74 anni, volto noto ad Arco per la sua attività nell’associazionismo locale. Mentre attendeva che il materiale gli venisse caricato sull’auto, all’improvviso si è accasciato a terra nel piazzale esterno della ditta che si trova nella zona artigianale di via Della Croseta. Immediatamente è stato chiamato il 112 che ha inviato un’ambulanza e l’elisoccorso. Intanto, vedendo che l’uomo non respirava, due dipendenti della ditta Carini si sono subito attivati con le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo del medico e degli operatori sanitari i quali, però, non hanno potuto far nulla per strapparlo alla morte così improvvisa, pur effettuando tutto il possibile come un prolungato massaggio cardiaco. L’intervento tempestivo dei due operai è stato riconosciuto da tutti come encomiabile e di alto valore umano.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco a supporto dell’assistenza sanitaria e i Carabinieri per le verifiche del caso.
Nell’attesa di sapere le cause dell’improvviso decesso i due operai che hanno avuto un contatto ravvicinato con l’uomo, nel tentativo di rianimarlo con il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, ora sono in isolamento volontario per precauzione, viste le disposizioni sanitarie legate al covid-19, a tutela dei colleghi di lavoro. Per uno dei due operai, che non ha voluto fare ritorno a casa per evitare in modo precauzionale contatti con moglie e figli, il Sindaco Betta ed i Carabinieri hanno trovato una sistemazione temporanea per l’isolamento volontario. La ditta Carini Edilizia rimane aperta e non ha subito nessun tipo di restrizioni.
Prima di andare in pensione, Tarcisio Andrighi lavorava alla Cartiera di Villa Lagarina. “Mi fermava spesso quando passavo per il Largo Pina dove abitava – ci dice in suo ricordo il sindaco Alessandro Betta – per segnalarmi problemi della città o di arredo urbano. Una persona che era attenta ai bisogni e alla bellezza della sua città e che ascoltavo volentieri perché le sue critiche erano sempre costruttive e mai polemiche”.

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