Coronavirus: l’Interrogazione sulle RSA di Arco inoltrata alla Provincia

Redazione24/04/20204min
20200321IMG_8082 arco CASA DI RIPOSO FONDAZIONE COMUNITA' DI ARCO A.P.S.P.

Il sindaco Alessandro Betta e l’assessora alle politiche sociali Silvia Girelli hanno inoltrato all’assessora provinciale Stefania Segnana l’interrogazione avente a oggetto «Informazioni e dati sui morti da coronavirus presso la residenza sanitaria (Rsa) di Arco» presentata dai gruppi consiliari “Arco Futura”, “Siamo Arco”, “Movimento 5 Stelle”, “Gruppo Misto” e “Arco per un comune virtuoso”.
«Letto con attenzione il testo dell’interrogazione in oggetto -scrivono il sindaco e l’assessora- e sentito nel merito anche il presidente della Rsa Fondazione Comunità di Arco Paolo Mattei, si ritiene che la presente affronti un tema su cui ci si e impegnati al massimo e, probabilmente, anche oltre le proprie possibilità; stiamo infatti parlando di un’emergenza drammatica e fuori da qualunque ipotesi ragionevole. Vengono prodotte, all’interno del testo dell’interrogazione, una serie di considerazioni e se ne riportano alcune.
La prima dice: “In questi mesi di contagio è prevalsa una varietà, una difformità e un’ambiguità di dati sui casi di contagio e sui decessi locali, non superata dalle informazioni e dalle statistiche giornalmente prodotte da vari soggetti (in primis dalla Provincia)”. E una seconda: “A nostra avviso c’è stato, e c’è tuttora, un difetto di trasparenza e di informazione da parte dell’autorità a vario titolo proposta all’assistenza degli anziani”. Nella seconda si parla persino di mancata trasparenza, un’affermazione che mi sento di rigettare totalmente, per quanto riguarda gli scriventi, in quanto si è finora sempre operato cercando in ogni maniera di rendere un servizio di informazione che fosse il più aderente possibile alla realtà, senza voler ingenerare panico, ansia o altro di negativo nella comunità. Tuttavia l’affermazione degli interroganti appare essere preoccupante e al contempo pesante, ma si ribadisce che non corrisponde al vero, almeno per gli scriventi».
«Raccogliendo pertanto anche l’invito degli interroganti a richiedere “[…] precise informazioni necessarie allo svolgimento del mandato consiliare, anche eventualmente acquisendole da altri soggetti (Provincia, Apss, la stessa Rsa) e poi di organizzarle in formato chiaro e sintetico”, sentito nel merito il presidente della Fondazione Comunità di Arco Paolo Mattei -con cui c’è stato un continuo lavoro di aggiornamento e di confronto così come le diverse richieste alla Provincia autonoma di Trento nei momenti più drammatici – si invia la presente interrogazione alla Provincia autonoma di Trento, fornendo fin da subito la disponibilità della Rsa arcense a collaborare nella stesura della risposta».
«Infatti, venendo citata la Provincia autonoma di Trento e, a scendere, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Rsa Fondazione Comunità di Arco, pare doveroso che i contenuti possano essere visionati dall’assessora provinciale alla salute e dalla struttura competente in materia, così da poter fornire le rispose appropriate e poter rispondere anche alle pesanti affermazioni, a cui noi abbiamo già avuto modo di rispondere nella presente nota».
«Si tiene a ribadire che anche da parte dell’Amministrazione c’è stata un’analisi dei dati e abbiamo segnalato alla Provincia autonoma di Trento che vi possono essere incongruenze, producendo anche un atto specifico che sarà alla firma nei prossimi giorni».
«Si specifica quindi agli interroganti che, non appena avremo a disposizione i dati richiesti, procederemo a predisporre specifica risposta all’interrogazione».

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