Quali scenari futuri? “Riva Fiere e Congressi” scrive ad espositori e clienti di Expo Schuh
In questo momento di crisi legata alla pandemia da coronavirus, oltre alla perdita di tante persone, tutti i settori economici stanno subendo forti ripercussioni economiche.
Il settore fieristico a Riva del Garda è fermo da un paio di mesi ed anche il futuro si presenta incerto, ma si sta già pensando al modo di incontrarsi dal momento in cui sarà possibile tornare e riunirsi. La direzione di “Riva del Garda Fiere e Congressi ha inviato una lettera ad espositori, compratori, operatori, giornalisti e fornitori per informarli sui possibili scenari che si presenteranno nei prossimi mesi.
“L’emergenza sanitaria Covid-19 – scrivono il presidente Pellegrini e la direttrice Albarelli – e la limitata mobilità intercontinentale impediscono di vederci ed incontrarci nel mese di giugno a Riva del Garda per le consuete edizioni estive di Expo Riva Schuh e Gardabags. Ma vogliamo continuare nel nostro lavoro di contatto tra produttori e compratori e lo faremo in forme nuove, cercando di rispondere alle esigenze del mercato mondiale delle calzature e della pelletteria che ha subito mesi di blocco, proprio nella sua prima stagione di vendita.
In queste settimane appena trascorse, il nostro team ha chiesto il vostro parere in merito alla possibile variazione delle date di manifestazione, con l’obiettivo di individuare una data strategica per lo sviluppo del vostro business in un momento così straordinario e delicato.
Nel profondo rispetto delle vostre esigenze produttive e di marketing, abbiamo deciso di attendere ancora qualche tempo prima di indicare definitivamente date diverse da quelle attualmente note, perché il Governo Italiano non ha ancora stabilito i tempi per la riapertura di tutte le attività e in particolare degli eventi aggregativi.
Nei prossimi mesi torneremo a fare le cose di sempre, ma in modo diverso. Le esigenze di distanziamento, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e le procedure di sanificazione di spazi e ambienti modificheranno lo svolgimento di tutte le attività della nostra vita quotidiana e professionale per garantire la tutela della salute.
Comprenderete che in una situazione ancora così incerta, annunci di spostamenti di date risulterebbero quanto mai approssimativi e prematuri, perché solo un quadro sanitario internazionale rassicurante e la riapertura dei confini e dei voli aerei renderà possibile alla comunità mondiale della calzatura e della pelletteria di incontrarsi.
Ora che l’efficacia del distanziamento sociale e delle misure messe in campo stanno portando a risultati più confortanti, l’Italia si sta preparando alla Fase 2, periodo in cui torneremo a viaggiare, incontrarci e a fare affari, consapevoli che il settore calzaturiero ha un impatto di straordinaria importanza per l’economia di tutti i Paesi che voi rappresentate”.