Coronavirus, Fugatti: “Grazie a tutti voi che rispettate le regole”

Redazione14/03/20203min
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“Ringrazio quanti stanno permettendo al Trentino di continuare a vivere – ha detto il presidente della Provincia Autonoma di Trento Fugatti – rispettando le regole, come coloro che lavorano nella sanità, compresi i volontari ed i medici che hanno deciso di rientrare dalla pensione, ma anche quanti operano nel commercio alimentare. L’aumento del numero di contagiati era previsto e purtroppo temiamo che possa crescere ulteriormente nei prossimi giorni. L’auspicio è che le misure messe in campo attualmente possano dare i propri frutti entro una decina di giorni. Teniamo alta la vigilanza – ha detto il presidente – non sottovalutiamo l’emergenza. Mi rivolgo in particolare ai giovani che nel fine settimana vorrebbero uscire ed incontrarsi. Purtroppo non è possibile farlo e mi appello alla loro coscienza civica, ricordando l’esempio dei loro nonni che in molti casi hanno combattuto in guerra. Il vostro fronte – ha detto Fugatti – è stare a casa. La stessa cosa vale, naturalmente, anche per le persone anziane”.
Fugatti ha inoltre riferito che nel corso della teleconferenza con il Governo, alla quale hanno partecipato i presidenti delle regioni, è stato affrontato il tema dei cantieri dell’edilizia, dove esistono concreti rischi di contagio. “Il Governo – ha detto – predisporrà a breve delle linee guida. Da parte nostra ci accingiamo comunque ad adottare un provvedimento specifico in materia”.
Il governatore si è anche appellato al senso civico e quindi al conseguente rispetto delle regole delle persone non trentine presenti sul territorio, come segnalato da molti sindaci. Infine il presidente ha tenuto a precisare che, contrariamente ad alcune fake news circolate nelle ultime ore, nessun membro della Giunta ha contratto il virus.
L’assessore al commercio e turismo, Roberto Failoni ha voluto ringraziare quanti operano nel commercio alimentare ricordando l’importanza di fare la spesa sotto casa, comunque nel negozio più vicino al proprio domicilio. Ha, inoltre, evidenziato il problema dei lavoratori stranieri, per lo più rumeni, circa un migliaio, impegnati nel settore turistico e bloccati ancora in Trentino. “Stiamo lavorando – ha detto – per permettergli di tornare nei loro paesi di residenza”.

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