A Riva del Garda pronti sedici milioni di Euro
È di sedici milioni di Euro il “tesoretto”che l’attuale giunta Mosaner a Riva lascerà in “eredità” ai prossimi amministratori che, grazie allo sblocco dell’avanzo amministrativo, potranno disporre per interventi da effettuarsi in città. Il bilancio di previsione 2020 pareggia a circa 60 milioni di euro: il totale è stato comunicato nell’ultima riunione e il “tesoretto” sarà disponibile dopo l’approvazione del rendiconto 2019. Un “lascito” niente male sul quale chi sarà alla guida della città dal 4 maggio prossimo potrà contare per interventi necessari, alcuni dei quali sono stati programmati negli anni scorsi ma che per mancanza di personale non si sono potuti effettuare. Personale che è andato in pensione, ben 16 nel 2019 e cinque nel 2018 tra cui geometri e ingegneri che non hanno trovato ricambio ancora nella complessa macchina del Comune di Riva del Garda.
Tra le cose che la nuova giunta troverà da fare ci sono le determina della Tari, la Tassa sui rifiuti e alcuni trasferimenti provinciali col “budget” e il fondo perequativo. Una sorta di “paracadute” che potrà salvare la gestione di bilancio, una somma che da metà 2020 potrà essere a disposizione con i nuovi amministratori che potranno mettere “a posto” il personale mancante con nuove assunzioni da metà giugno 2020. Per quanto concerne il budget provinciale, invece, una ventina di milioni che la Pat deve distribuire sugli 80 che disponeva anni addietro, ci sono speranze che possa arrivare ad almeno 40 milioni di euro. Ma sia su questa cifra globale sia sul fondo perequativo i “se” e i “ma” sono tanti, per cui come si augura Mosaner è una “battaglia” che la Provincia deve affrontare cercando di distribuire anche ai comuni minori più fondi possibili. Per la Tari si prospetta, invece, un aumento dell’1%.